Nei giorni scorsi IBM ha annunciato durante l’evento Interconnect l’estensione del suo vasto portfolio software al cloud pubblico, privato e ibrido, consentendo alle aziende e agli sviluppatori di accedere a dati, applicazioni e sistemi strategici per il business, come supply chain, sistemi di gestione scorte e informazioni sui clienti.

Uno studio condotto su oltre 500 responsabili decisionali a livello mondiale rivela che le organizzazioni integrano sempre più le risorse cloud con l’IT tradizionale, per rispondere a esigenze dinamiche e a priorità di business specifiche. Questa integrazione continuerà a evolvere di pari passo con la sempre maggiore adozione del cloud, pubblico e privato, da parte delle aziende sempre più digitali.

Secondo un recente rapporto di IDC infatti più dell’80% delle organizzazioni IT passerà ad architetture di cloud ibrido entro il 2017. Al cuore di questa trasformazione si trovano gli sviluppatori (25 milioni entro il 2020), responsabili di creare nuovi framework per il cloud e sviluppare nuovi prodotti, app e servizi.

I nuovi servizi cloud dipendono inoltre sempre più dall’integrazione con dati e applicazioni on-premise. Per venire incontro a queste esigenze, IBM ha annunciato una nuova serie di offerte Connect per IBM Cloud che trasformeranno radicalmente il modo in cui le imprese estendono gli attuali investimenti e funzionalità dell’IT esistente al cloud.

Con più di 200 milioni di licenze WebSphere vendute in tutto il mondo, il portafoglio middleware di IBM è la piattaforma di punta per Java EE

Il nucleo di questo annuncio è IBM WebSphere Connect, che estende il portafoglio WebSphere al cloud. Con più di 200 milioni di licenze WebSphere vendute in tutto il mondo, il portafoglio middleware di IBM è la piattaforma di punta per Java EE. Quanto annunciato renderà più facile il collegamento delle app al cloud ai circa 13 milioni di sviluppatori Java ed estenderà WebSphere alla nuova community di sviluppatori node.js e Swift. In futuro, tutti i clienti WebSphere potranno accedere ai nuovi aggiornamenti delle funzionalità direttamente dal cloud di IBM.

Con decorrenza immediata, le imprese che utilizzano attualmente il software on-premise di IBM possono utilizzare queste nuove offerte come rampa d’accesso al cloud ibrido, ma non mancano altre offerte Connect.

Ci riferiamo ad esempio sia ad API Connect, servizio che consente di pubblicare i servizi IT come API per facilitarne reperimento, chiamata e connessione via cloud, sia ad App Connect, offerta software-as-a-service che fornisce centinaia di connettori integrati per accedere ad applicazioni cloud e on-premise,

MQ Connect infine è un nuovo servizio BlueMix che connette il portafoglio IBM Messaging ai servizi di BlueMix Message Hub, realizzando una offerta di messaging veramente ibrida, mentre DataWorks è un servizio che permette ad analisti, sviluppatori e data scientist di preparare e spostare i dati da sistemi on-premise e remoti a un ecosistema cloud di analytics, in cui possono essere rapidamente analizzati e visualizzati.