HPE ha annunciato una trasformazione radicale del cloud ibrido con l’introduzione di GreenLake Intelligence, un framework alimentato da IA basata su agenti autonomi capaci di ragionare, apprendere e agire. Con questa novità, HPE punta a semplificare la complessità crescente dell’IT ibrido e a offrire un’esperienza cloud evoluta, dinamica e profondamente integrata.

Secondo il CEO Antonio Neri, le organizzazioni sono pronte per un salto evolutivo, passando dall’attuale gestione manuale e frammentata a un’operatività AI-native, dove ogni livello dell’infrastruttura è potenziato da agenti intelligenti in grado di ottimizzare risorse, anticipare problemi e accelerare l’innovazione.

Il framework GreenLake Intelligence si fonda su un’integrazione profonda di AIOps agentico all’interno dello stack tecnologico HPE, andando a risolvere inefficienze comuni come silos operativi, sprechi di risorse e ritardi nella risoluzione dei problemi. Gli agenti AI operano in tempo reale su tutti i livelli dell’infrastruttura (dallo storage al networking, fino alla virtualizzazione) e forniscono supporto anche su costi, sostenibilità e processi aziendali, il tutto accessibile tramite GreenLake Copilot, l’interfaccia conversazionale del sistema.

Una delle applicazioni più promettenti riguarda il networking. Con HPE Aruba Networking Central, HPE introduce reti basate su mesh agentiche e un nuovo copilot multimodale. Gli agenti AI possono individuare con precisione le cause di problemi di rete e sicurezza, suggerendo o applicando automaticamente le soluzioni. Il cuore del sistema è una serie di algoritmi capaci di scomporre problemi complessi in passaggi logici, pensati per una gestione di rete security-first, autonoma e ottimizzata.

La piattaforma OpsRamp lanciata nel 2024 riceve nuove funzionalità agentiche integrandosi pienamente con GreenLake Intelligence. Oltre all’assistenza conversazionale, gli agenti AI di OpsRamp possono gestire alert, incidenti e pianificazioni infrastrutturali con un approccio coordinato su elaborazione, rete, storage e altri livelli software. Il sistema supporta use case come root-cause analysis, spiegabilità e capacity planning, mantenendo sempre il controllo umano al centro del processo.

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Sul fronte dello storage, HPE ha presentato un’evoluzione importante con Alletra Storage MP X10000 che integra il Model Context Protocol (MCP), un protocollo di comunicazione tra agenti AI progettato per orchestrare in modo intelligente i flussi di dati non strutturati. Insieme a GreenLake Copilot, questa architettura consente agli sviluppatori di gestire storage e flussi di lavoro AI tramite interfacce naturali, garantendo intelligenza contestuale e automatizzazione completa delle operazioni dati.

HPE ha anche potenziato i servizi cloud GreenLake, introducendo strumenti avanzati per la gestione dei costi (FinOps) e della sostenibilità ambientale. Tra le novità troviamo:

  • Un ottimizzatore di carichi di lavoro che suggerisce ridimensionamenti e dismissioni per aumentare efficienza e risparmio
  • Avvisi proattivi sulle anomalie di spesa e integrazione con lo standard FOCUS per la reportistica
  • Il nuovo Sustainability Insight Center, che prevede l’impatto ambientale degli asset IT e introduce una modalità MSP per provider di servizi gestiti

Per semplificare la gestione operativa dell’IT ibrido, HPE ha lanciato la suite CloudOps Software, che comprende OpsRamp, Morpheus Enterprise e Zerto. Questi strumenti, offerti anche in modalità as-a-service, forniscono orchestrazione, automazione, protezione dei dati e governance per infrastrutture multivendor e multi-cloud, adattandosi a diversi tipi di workload.

Infine, HPE ha introdotto CloudPhysics Plus, uno strumento di assessment per valutare e modernizzare l’IT ibrido che supporta ambienti come Hyper-V, Kubernetes, bare metal e cloud pubblici, offrendo raccomandazioni automatiche e gratuite attraverso i partner HPE.