Si è parlato molto dei Bitcoin da quando la cryptovaluta ha fatto la sua comparsa nel 2009, ma più recentemente l’attenzione si è rivolta alla tecnologia sottostante: la blockchain.

Le blockchain permettono di memorizzare informazioni (transazioni, nel caso di Bitcoin) in modo distribuito. Condividendo le informazione tra molte parti, si elimina la necessità di un server centrale. Una blockchain può essere aggiornata solo con il consenso della maggior parte dei partecipanti e, una volta inserite, le informazioni non possono essere cancellate. In questo modo si crea un registro definito e verificabile di “eventi digitali”.

La natura decentrata e distribuita delle blockchain comporta una serie di vantaggi: maggiore sicurezza, in quanto il registro è condiviso da migliaia di computer; maggiore trasparenza; in quanto tutte le transazioni sono registrate pubblicamente; una riduzione dei rischi. Non esiste una singola autorità che abbia il controllo, quindi se c’è un problema su uno dei nodi in rete il sistema continua a funzionare.

Alcune banche hanno iniziato a esplorare il potenziale delle blockchain per rendere i pagamenti più veloci, economici e trasparenti.

Tra i principali vendor che stanno investendo nelle blockchain ci sono Microsoft e IBM. Quest’ultima guida il progetto open source Hyperledger.

La tecnologia blockchain può trovare applicazione in diversi settori, in quanto può essere applicata a quasi qualsiasi forma di registrazione, accordo, contratto o registro. Qui ci sono dieci esempi.

1. Pagamenti con smartcard

carte creditoLa tecnologia blockchain può venire utilizzata per le carte di pagamento contactless.

Recentemente è stata completata con successo una dimostrazione davanti a 100 clienti della Metro Bank. Per effettuare dei pagamenti è stata utilizzata una smartcard contactless, progettata dalla società fintech SETL, che comunicava con i record di identità del cliente attraverso il sistema “Smart Identity” sviluppato da Deloitte.

La tecnologia ha il potenziale per elaborare miliardi di transazioni ogni giorno e potrebbe fornire ai commercianti un’alternativa più economica ai servizi di pagamento offerti dai fornitori di carte tradizionali.

2. Programmi fedeltà

carte fedeltaData la diffusione di programmi fedeltà nei settori retail, viaggi e servizi finanziari i consumatori si ritrovano in una complessa rete di punti e opzioni di rimborso.

E’ qui che entrano in gioco aziende come Loyall, di San Francisco, e la startup svizzera Qiibee. Entrambe stanno applicando la tecnologia blockchain per creare una piattaforma universale per programmi fedeltà e premi, dando ai consumatori l’accesso a tutti i loro programmi fedeltà da un unico luogo e fornendo la possibilità di spendere punti attraverso diversi sistemi.

Qiibee è stata fondata nel 2015 dai fratelli Gabriele e Gianluca Giancola. Gabriele Giancola ha dichiarato a Computerworld UK che l’obiettivo è diventare “la colla dell’ecosistema”, permettendo ai clienti di tenere tutti i loro punti fedeltà in un portafoglio digitale e di scambiarli con punti da spendere con altri marchi, come si scambia denaro in valute estere.

Qiibee consente ai brand di affidare il loro programma fedeltà a una terza parte, che promette migliori livelli di sicurezza aiutandoli a passare alla blockchain.

L’azienda ha già lavorato con le società di ristorazione Subway e Burger King.

3. Supply chain

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© Provenance

La startup inglese Provenance ha sviluppato una piattaforma che utilizza blockchain per tracciare le origini delle materie prime attraverso le supply chain globali. L’azienda ha recentemente completato un progetto pilota che utilizza le blockchain per tracciare la provenienza dei tonni pescati in Indonesia. La tracciabilità del prodotto permette di garantire sia la sostenibilità ambientale dell’attività sia il lavoro senza ingiusto sfruttamento.

Anche il retailer americano Walmart sta sperimentando la blockchain in collaborazione con IBM per sviluppare una soluzione che tracci i prodotti “dalla terra alla tavola”.

4. Tracciare l’investimento del denaro pubblico

tracciare denaro pubblicoI governi potrebbero usare la blockchain per tenere traccia di come vengono spesi i soldi pubblici, per esempio quelli provenienti da aiuti internazionali.

Stiamo esplorando l’uso di una blockchain per gestire la distribuzione di sovvenzioni”, ha dichiarato il deputato inglese Matt Hancock. “Il monitoraggio e il controllo dell’utilizzo delle sovvenzioni sono incredibilmente complessi. Una blockchain, accessibile a tutte le parti coinvolte, potrebbe essere un modo migliore per risolvere questo problema”.

5. Voto online

voto online

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L’adozione delle votazione online deve ancora decollare, soprattutto a causa di problemi di sicurezza. Secondo alcuni la blockchain, grazie alla sua natura immutabile e trasparente, potrebbe essere la soluzione.

Nella primavera del 2014 il partito politico danese Alleanza Liberale è stato il primo grande partito a votare utilizzando la tecnologia blockchain per un’elezione interna. Altre organizzazioni hanno espresso interesse in Norvegia, Stati Uniti e Spagna.

6. Operazioni in Borsa

borsa mercato finanziario

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Nel luglio del 2015 il NASDAQ, la seconda più grande Borsa mondiale, ha annunciato un progetto di sperimentazione della tecnologia blockchain per registrare lo scambio di azioni delle società pubbliche quotate sul mercato azionario NASDAQ.

Se la sperimentazione avrà successo, è probabile che verrà replicata sulle altre Borse in tutto il mondo.

7. Registri immobiliari

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A maggio 2015 l’Honduras ha annunciato il progetto di creare un sistema permanente e sicuro di registri immobiliari basato sulla blockchain. Il sistema, sviluppato dalla società statunitense Factom, “permetterebbe di affrontare il problema dei funzionari corrotti che modificano l’elenco dei titoli immobiliari”, ha spiegato il presidente di Factom, Peter Kirby. Anche il Ghana settentrionale e l’Isola di Man stanno sperimentando l’utilizzo di blockchain per la registrazione di terreni o società.

8. Contratti “smart”

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© Ethereum

La tecnologia blockchain potrebbe rivoluzione l’ambito legale, consentendo di creare contratti vincolanti al di fuori del sistema giuridico tradizionale. I contratti “smart” potrebbero permettere la memorizzazione di accordi contrattuali vincolanti su blockchain, un’idea lanciata nel 2013 dalla startup Ethereum.

9. Cloud storage

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Grazie alla sua natura decentralizzata, la blockchain viene promossa come un possibile metodo per sostenere i sistemi di storage in cloud. Distribuiti su più server, i dati saranno al sicuro anche in caso di guasti o attacchi su un server. Il sistema di storage gratuito in cloud Tahoe-LAFS ha operato su questo principio e le startup Storj, Maidsafe e Datacoin stanno sviluppando su un’offerta simile.

10. Royalty e licenze

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© Flickr/Benedetta Anghileri

La tecnologia blockchain potrebbe essere utilizzata per la trasmissione istantanea e trasparente di royalty a un artista. Secondo la musicista Imogen Heap, la blockchain “consente la distribuzione in tempo reale a scrittori, produttori, partner tecnologici e anche etichette ogni volta che una canzone viene riprodotta”. Heap ha promesso di rilasciare la sua nuova canzone “Tiny Human” via blockchain.