Intelligenza Artificiale

Intelligenza artificiale: evoluzione e possibili sviluppi

intelligenza-artificiale

Intelligenza artificiale: storia, evoluzione attuale e possibili sviluppi

Attualmente l’intelligenza artificiale, spesso indicata semplicemente con AI (artificial intelligence), trova applicazioni in diversi campi, dal retail ai trasporti, dal settore medico al finance, dalle ricerche su Internet agli assistenti personali come Alexa e Siri.

Attorno ad essa scorrono fiumi di denaro, i big dell’IT fanno ricerche in questo settore e, se non hanno risorse interne, acquisiscono startup o piccole aziende specializzate. Storicamente, le prime aziende IT a investire nell’intelligenza artificiale sono state IBM e Microsoft, seguite da player del calibro di Apple, Facebook, Google e Amazon, solo per citare qualche nome.

Leggi anche: 10 applicazioni concrete dell’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale comporta tuttavia una intrinseca complessità, legata alla difficoltà di definire cos’è l’intelligenza umana e a cosa si intende per “macchina intelligente”. Inoltre, nonostante siano disponibili numerose soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, esiste ancora un gap tra i risultati raggiunti a livello teorico, le applicazioni pratiche e la distribuzione su larga scala dell’innovazione potenzialmente abilitata dall’AI.

L’intelligenza artificiale dalle origini a oggi

La nascita ufficiale dell’intelligenza artificiale viene datata al 1956, quando al Dartmouth College, nel New Hampshire, si tenne un convegno dedicato allo sviluppo di macchine intelligenti. L’iniziativa era proposta da un gruppo di ricercatori, guidato da John McCarthy, che si proponeva di creare in pochi mesi una macchina capace di simulare l’apprendimento e l’intelligenza umana.

La sfida fu accolta da personalità di spicco del mondo accademico e industriale, tra le quali Marvin Minsky e Claude Shannon del Dartmouth College, Arthur Samuel di IBM, Ray Solomonoff e Oliver Selfridge del MIT. Fu nell’ambito di questo convegno che McCarthy introdusse per la prima volta il termine “intelligenza artificiale” e ne sancì di fatto la nascita come disciplina autonoma.

L’obiettivo di creare una macchina capace di simulare ogni aspetto dell’apprendimento umano non è stato ancora raggiunto. Tuttavia le ricerche fatte in questa direzione hanno aperto la strada a nuovi campi di studio e a risultati che, nel tempo, hanno avvicinato sempre di più l’intelligenza artificiale al mondo dell’impresa. Tra le tappe miliari di questa evoluzione ci sono il LISP (1958), un linguaggio di programmazione specifico per problemi di intelligenza artificiale sviluppato dallo stesso McCarthy, e il programma ELIZA (1965), che simulava l’interazione tra un paziente e uno psicoterapeuta.

Il complesso problema di costruire macchine in grado di replicare l’intelligenza umana si è via via evoluto in un approccio più pragmatico, basato sulla scomposizione di un problema in sotto-problemi. A partire dagli anni ’70 sono stati sviluppati diversi sistemi esperti, ovvero programmi in grado di affrontare un problema specifico simulando le capacità di un esperto in quel particolare ambito. Una tappa importante in questo sviluppo è stato MYCIN (1976), un sistema esperto in grado di fare diagnosi per malattie ematiche.

È negli anni ’80 che l’intelligenza artificiale esce dall’ambito accademico ed entra nel mondo industriale. Un esempio di questo passaggio storico è R1, un sistema utilizzato dalla Digital Equipment che permetteva di configurare gli ordini per nuovi computer: introdotto nel 1982, R1 è il primo sistema esperto utilizzato in ambito commerciale.

Da allora ai giorni nostri le applicazioni basate sull’intelligenza artificiale si sono moltiplicate. La svolta è dovuta all’evolversi delle capacità computazionali e allo sviluppo di una serie di tecnologie abilitanti, tra le quali Big Data e cloud storage..

In questo sviluppo, l’intelligenza artificiale viene intesa come una disciplina che risolve problemi specifici in ambiti ben definiti, e – invece di essere programmata con istruzioni specifiche da parte degli sviluppatori – viene “addestrata” esponendola a enormi quantità di dati in cui ricercare relazioni, gruppi e tendenze. È il cosiddetto machine learning, apprendimento automatico, ed è alla base dei modelli utilizzati per raggruppare o discriminare dati (trovare dati simili o identificare quelli difformi), individuare schemi nascosti o fare previsioni (dall’andamento del titolo di un’azione in borsa al momento in cui un macchinario si romperà, la cosiddetta manutenzione predittiva).

Leggi anche: Il machine learning, spiegato bene: cos’è, come funziona e quali strumenti si usano

L’approccio seguito in questo caso è quello dell’AI debole, secondo cui le macchine possono comportarsi come se fossero intelligenti. Un approccio di ampio respiro che mantiene l’aspirazione a un grande obiettivo, ma si focalizza sulla soluzione di problemi specifici. Questa concezione si contrappone a quella dell’AI forte, secondo cui le macchine possono effettivamente essere intelligenti.

L’evoluzione successiva al machine learning chiamata deep learning, in cui la rete neurale è stratificata su diversi livelli. Questi modelli sono alla base di alcune applicazioni usate ormai quotidianamente per riconoscere oggetti all’interno di immagini, analizzare onde sonore per convertire il parlato in testo o elaborare il linguaggio e tradurlo in altre lingue o formati.

Leggi anche: I migliori strumenti di machine learning per data scientist e sviluppatori

Le applicazioni della IA disponibili oggi

Negli ultimi due decenni sono stati sviluppati strumenti e tecnologie che promettono alle imprese un salto di qualità nella gestione del proprio business. Alcune soluzioni sono consolidate e hanno raggiunto una maturità di mercato, altre sono ancora in fase di sviluppo e non è possibile prevedere se il loro potenziale si trasformerà in un impatto reale per le aziende.

Elaborazione del linguaggio naturale (NLP, Natural language processing): questo insieme di tecnologie abilita un’interazione fluida con il linguaggio umano per offrire informazioni, insight e interazioni attraverso frasi o testi lunghi. Vengono utilizzate anche per produrre testi leggibili da un essere umano, tipicamente a partire da un corpo di risposte o da componenti testuali. Questi strumenti possono essere usati per comprendere emozioni, sentimenti e, entro certi limiti, prevedere le intenzioni dell’utente.

Swarm intelligence: le tecnologie di swarm intelligence (letteralmente intelligenza dello sciame) sono sistemi decentralizzati ai quali contribuiscono diversi attori, sia umani che software, ognuno dei quali offre una parte della soluzione di un problema. In questo modo si costruisce una intelligenza superiore che riunisce e aumenta le specifiche conoscenze dei singoli. Queste tecnologie utilizzano il comportamento di insetti sociali (come le api) e sono applicate per modellare algoritmi che rispondono a obiettivi di business, come gestire una flotta di mezzi per le consegne, oppure danno risposte a domande specifiche, come le previsioni di risultati sportivi.

Biometrica: le tecnologie biometriche abilitano un’interazione più naturale tra l’uomo e le macchine. Queste tecnologie rilevano caratteristiche fisiche del corpo umano e includono il riconoscimento di immagini, voce, linguaggio del corpo.

Analisi di immagini e video: si tratta di strumenti e tecnologie che analizzano immagini e video per rilevare oggetti e/o caratteristiche di oggetti. Queste piattaforme trovano applicazioni in diversi settori, tra i quali retail, assicurazioni, sicurezza, marketing.

Tecnologia semantica: un problema centrale per l’AI è comprendere l’ambiente e il contesto in cui viene applicata. Le tecnologie semantiche rispondono a questo problema offrendo una comprensione profonda dei dati e creando le basi per introdurre classificazioni, tassonomie, gerarchie, relazioni, modelli e metadati.

Riconoscimento vocale (speech recognition): sono strumenti e tecnologie che comprendono e interpretano il linguaggio parlato catturando segnali audio e trasformandoli in testo scritto o altri formati di dati utilizzabili in varie applicazioni, come sistemi vocali per customer service, applicazioni mobile o robot fisici.

Hardware ottimizzato per l’AI: questa categoria comprende GPU e appliance progettate specificamente per eseguire compiti specifici dell’AI, come machine learning e deep learning.

Robotic process automation (RPA): le tecnologie di robotic process automation comprendono vari metodi per automatizzare azioni umane e rendere più efficienti i processi di business.

Agenti virtuali: software che offrono una interfaccia che permette all’utente di interagire in modo naturale con una macchina o un sistema informatico. Tra di essi ci sono i chatbot ampiamente utilizzati per customer service e applicazioni mobili.

Decision management: si tratta di software che permettono di automatizzare le decisioni in tempo reale attraverso l’inserimento diretto di policy e regole che consentono ai sistemi AI di dedurre decisioni e di intraprendere azioni.

Large language model e IA generativa: evoluzione del Natural Language Processing che, grazie alla crescita a dismisura delle dimensioni del modello, è in grado di generare contenuti testuali o anche visivi in risposta a domande e richieste dell’utente. Le sue applicazioni più famose sono ChatGPT e Google Bard per il testo, Midjourney e Dall-E per le immagini.

Il sogno della IA generalista si riaccende

Mentre il dibattito scientifico e filosofico sulla natura dell’intelligenza umana e la possibilità di replicarla prosegue, il mondo industriale ha scelto negli ultimi l’approccio più pragmatico, che rientra nell’accezione dell’AI debole. Da un anno a questa parte, però, alcuni ricercatori e aziende stanno cominciando a pensare che il sogno della IA Generalista potrà essere realizzato – anche a breve – attraverso la tecnologia dei modelli linguistici.

Tra i principali sostenitori di questa teoria c’è Sam Altman, fondatore e CEO di OpenAI, l’azienda che ha realizzato ChatGPT. Nata inizialmente come organizzazione no-profit per puntava a far progredire lo sviluppo dell’intelligenza artificiale a beneficio dell’intera umanità, OpenAI ha cambiato il suo statuto nel 2019 per adottare una forma a “profittabilità limitata”, entrando nel 2022 nell’orbita di Microsoft, che la ha finanziata con 10 miliardi di dollari.

Le affermazioni di Altman sul prossimo avvento di una IA Generalista con capacità superumane vanno quindi prese con le pinze, ma sono diverse le istituzioni e organizzazioni governative e non a sollevare preoccupazioni sui possibili ma imprevedibili impatti che gli sviluppi futuri dell’intelligenza artificiale potranno avere sulla società. Al punto che Unione Europea, Stati Uniti, Regno Unito e Cina stanno scrivendo leggi per regolamentarne l’utilizzo e gli sviluppi dell’intelligenza artificiale.

IA in azienda: quando l’entusiasmo dei dipendenti non basta a creare valore

IA in azienda: quando l’entusiasmo dei dipendenti non basta a creare valore

Secondo Gartner, i dipendenti sono pronti per l’IA, ma le implementazioni affrettate e senza HR frenano l’adozione. Ecco perché il vero nodo è organizzativo, non culturale.  »

Francesco Destri // 23.12.2025
OVH si affida a SambaNova per l’inferenza AI ad alte prestazioni

OVH si affida a SambaNova per l’inferenza AI ad alte prestazioni

OVHcloud sceglie SambaNova per potenziare gli AI Endpoints con inferenza a latenza ultra-bassa, alte prestazioni real-time, efficienza energetica e SLA del 99,8%.  »

Francesco Destri // 19.12.2025
OpenAi apre il suo App Store agli sviluppatori: ecco come inviare le proprie

OpenAi apre il suo App Store agli sviluppatori: ecco come inviare le proprie

OpenAI apre la pubblicazione delle app su ChatGPT offrendo directory dedicata, SDK in beta, focus su intenti reali, sicurezza e nuove opportunità per sviluppatori e utenti.  »

Francesco Destri // 19.12.2025
Universal Music collabora con Splice per creare tool AI per generare musica

Universal Music collabora con Splice per creare tool AI per generare musica

Universal Music Group e Splice collaborano allo sviluppo di strumenti di creazione musicale basati su IA, puntando su controllo creativo, qualità sonora e rispetto dei diritti degli artisti.  »

Francesco Destri // 19.12.2025
Google lancia Gemini 3 Flash, che costa un quarto rispetto a Gemini 3 Pro

Google lancia Gemini 3 Flash, che costa un quarto rispetto a Gemini 3 Pro

Gemini 3 Flash combina capacità di ragionamento di fascia alta, latenza ridotta e costi contenuti, portando l’IA di nuova generazione su app, Search e piattaforme enterprise.  »

Francesco Destri // 18.12.2025
OpenAI aggiorna il generatore di immagini per recuperare terreno su NanoBanana

OpenAI aggiorna il generatore di immagini per recuperare terreno su NanoBanana

OpenAI sfida NanoBanana di Google con il nuovo modello GPT-Image-1.5, promettendo editing fotografico più preciso, rendering testuale avanzato e immagini fino a quattro volte più veloci per creativi e aziende.  »

Francesco Destri // 18.12.2025
Coursera e Udemy si fondono. L’obiettivo è la formazione per l’era dell’IA

Coursera e Udemy si fondono. L’obiettivo è la formazione per l’era dell’IA

Coursera e Udemy annunciano una fusione da 2,5 miliardi di dollari in un’operazione strategica che punta su intelligenza artificiale, microlearning e formazione digitale per il lavoro del futuro.  »

Francesco Destri // 18.12.2025
E4 coordinerà il progetto europeo Argus per l’analisi di dati satellitari con AI e Quantum computing

E4 coordinerà il progetto europeo Argus per l’analisi di dati satellitari con AI e Quantum computing

E4 Computer Engineering coordina ARGUS, progetto europeo che integra intelligenza artificiale, HPC e quantum computing per potenziare l’analisi di immagini satellitari a supporto di difesa e sicurezza.  »

Francesco Destri // 17.12.2025
Cisco rilascia un modello IA open weight pensato per analizzare i rischi delle identità digitali

Cisco rilascia un modello IA open weight pensato per analizzare i rischi delle identità digitali

Cisco ha cominciato a integrare modelli IA proprietari nella sicurezza informatica, a partire dalla soluzione Duo Identity Intelligence. Un passo strategico verso un’IA più controllabile, specializzata e allineata ai flussi reali dei SOC.  »

Francesco Destri // 17.12.2025
Secondo Forrester, le aziende si tanno stufando dell’hype da IA e cercheranno ritorni concreti

Secondo Forrester, le aziende si tanno stufando dell’hype da IA e cercheranno ritorni concreti

Secondo le previsioni di Forrester, nel 2026 l’IA perderà l’aura speculativa per affrontare il banco di prova del ROI e, tra tagli alla spesa, governance e agenti flessibili, le aziende punteranno su risultati concreti.  »

Francesco Destri // 17.12.2025
Rapporto Istat su imprese italiane e ICT: l’uso dell’IA raddoppia, ma rimane marginale

Rapporto Istat su imprese italiane e ICT: l’uso dell’IA raddoppia, ma rimane marginale

Dal nuovo rapporto ISTAT sul mercato ICT emerge che l’adozione dell’IA nelle imprese italiane è raddoppiata tra 2024 e 2025, seppur resti frenata da carenze di competenze e forti divari tra PMI e grandi aziende.  »

Francesco Destri // 16.12.2025
Nvidia e IBM lanciano nuovi LLM e agenti open source, mentre Meta sterza verso i modelli closed

Nvidia e IBM lanciano nuovi LLM e agenti open source, mentre Meta sterza verso i modelli closed

Mentre Nvidia spinge sugli LLM e sugli agenti open source con Nemotron 3, IBM apre il framework CUGA per l’enterprise e Meta vira verso un modello proprietario con Avocado.  »

Francesco Destri // 16.12.2025
GigaTIME, il tool AI di Microsoft per la ricerca sul cancro e medicina di precisione

GigaTIME, il tool AI di Microsoft per la ricerca sul cancro e medicina di precisione

GigaTIME utilizza l’intelligenza artificiale per trasformare immagini istologiche in mappe virtuali avanzate, aprendo nuove prospettive per la ricerca oncologica e la medicina di precisione.  »

Francesco Destri // 16.12.2025
Salesforce Agentforce 360 sarà disponibile su AWS

Salesforce Agentforce 360 sarà disponibile su AWS

Disponibile da inizio 2026 su AWS Marketplace, Agentforce 360 for AWS aiuterà i clienti a ottimizzare gli investimenti in IA grazie a risparmi sui costi e a un processo di procurement semplificato.  »

Francesco Destri // 15.12.2025
Trump taglierà i fondi agli stati che vogliono regolamentare l’IA

Trump taglierà i fondi agli stati che vogliono regolamentare l’IA

Un nuovo ordine esecutivo di Trump mira a colpire le regolamentazioni statali sull’IA. Ecco perché tra Big Tech, vuoti normativi e rischi costituzionali, gli Stati Uniti potrebbero entrare in una fase critica.  »

Francesco Destri // 15.12.2025
IA in Italia: tante chiacchiere ma pochi investimenti, dice una ricerca Insight

IA in Italia: tante chiacchiere ma pochi investimenti, dice una ricerca Insight

Le aziende credono nell’intelligenza artificiale, ma faticano a portarla in produzione. Dati, ostacoli e criticità che frenano la maturità dell’IA in Europa e in Italia secondo un nuovo report di Insight.  »

Francesco Destri // 15.12.2025
Disney si allea a OpenAI e fa causa a Google: l’IA sta diventando come lo streaming video?

Disney si allea a OpenAI e fa causa a Google: l’IA sta diventando come lo streaming video?

Disney investe 1 miliardo in OpenAI, apre i suoi personaggi a Sora e, nello stesso momento, manda una diffida formale a Google per presunte violazioni di copyright. Ecco perché questa doppia mossa ridisegna i rapporti tra Hollywood e l’IA.  »

Francesco Destri // 12.12.2025
Con Userbot 3.0, gli agenti AI aziendali collaborano in modo sicuro e conforme

Con Userbot 3.0, gli agenti AI aziendali collaborano in modo sicuro e conforme

Userbot 3.0 trasforma l’IA aziendale, passando dalla semplice automazione a un team di agenti intelligenti integrati nei sistemi ERP e CRM capaci di agire, decidere e ottimizzare i processi in modo sicuro, scalabile e trasparente.  »

Francesco Destri // 12.12.2025
Pagina 1 di 91
Condividi