Capgemini Consulting ha pubblicato due nuovi studi sullo stato degli Open Data in Europa in occasione del lancio dello European Open Data Portal, il portale europeo ad essi dedicato. Il primo rapporto si intitola Open Data Maturity in Europe 2015: Insights into the European state of play, mentre il secondo si concentra su Creating Value through Open Data: Study on the Impact of Re-use of Public Data Resources. I Paesi presi in esame da queste valutazioni, richieste dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Connecting Europe Facility, comprendono gli EU28 più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera (i cosiddetti 28+).

La denominazione Open Data si riferisce alle informazioni raccolte, prodotte o pagate dagli enti pubblici che possono essere liberamente utilizzate, modificate e condivise da chiunque per qualsiasi scopo. Per il periodo 2016-2020 si stima che le dimensioni del mercato europeo diretto degli Open Data sarà pari a 325 miliardi di euro. Il secondo report di Capgemini dimostra come gli Open Data siano in grado di creare valore economico in modi diversi, favorendo ad esempio l’aumento delle transazioni sul mercato, la creazione di posti di lavoro attraverso la fornitura di servizi e prodotti basati sugli Open Data, il risparmio sui costi e una maggiore efficienza.

L’impiego efficace degli Open Data, ad esempio, potrebbe far risparmiare 629 milioni di ore di inutile attesa sulle strade dell’UE e contribuire a ridurre il consumo di energia del 16%. Nel 2020 i risparmi accumulati sui costi per le pubbliche amministrazioni che utilizzeranno gli Open Data nei paesi EU28+ dovrebbero raggiungere 1,7 miliardi di euro. Per poter sfruttare questi importanti e significativi vantaggi, è però necessario che gli Open Data raggiungano un alto livello di maturità.

Chiunque può cercare, accedere e riutilizzare dati completi per qualsiasi scopo

Per favorire l’accessibilità e il valore degli Open Data in tutti i paesi, l’UE ha lanciato la versione beta del portale dei dati europeo. Questa piattaforma si rivolge all’intera catena del valore dei dati, dalla loro pubblicazione fino al riutilizzo. Sul portale sono disponibili oltre 240.000 dataset referenziati provenienti da 34 Paesi europei ed è possibile accedere agevolmente ai dati pubblici di tutta Europa, con oltre 13 categorie di classificazione dei contenuti, che vanno dalla salute o l’istruzione al trasporto, la scienza e la giustizia.

Chiunque può cercare, accedere e riutilizzare dati completi per qualsiasi scopo. La gamma dei dati disponibili è estremamente ampia: dai record sulla criminalità a Helsinki, alla mobilità del lavoro nei Paesi Bassi, alle mappe forestali in Francia, all’impatto della digitalizzazione in Polonia. Lo studio dimostra però che i Paesi EU28+ hanno completato solo il 44% del percorso verso la piena maturità degli Open Data e che esistono grandi differenze tra i vari Paesi.

“Siamo lieti di collaborare con la Commissione Europea in questo progetto che consentirà di sfruttare tutti i vantaggi degli Open Data. Si tratta della prima valutazione europea degli Open Data di una serie di tre studi annuali in programma per il 2016 e il 2017. Abbiamo adottato un approccio olistico che considera gli ambienti politici favorevoli agli Open Data, l’impatto previsto, lo sviluppo di portali e la loro maturità e, infine, i principali ostacoli che devono essere affrontati. Lo studio servirà come base di conoscenze sulla quale costruire una rete di esperti europei e sviluppare strategie per l’attività nazionale di promozione degli Open Data” ha dichiarato Domenico Leone, Public Sector Leader di Capgemini Italia.

I report Capgemini forniscono anche una serie di raccomandazioni al fine di accelerare l’adozione degli Open Data nei paesi EU28+. Gli step più importanti ancora da compiere sono l’aumento della conoscenza degli Open Data tra i cittadini e le aziende, l’adozione di un modello di costo gratuito per incoraggiarne il riutilizzo e l’impiego di analytics del sito allo scopo di conoscere meglio la tipologia di utenti e le loro finalità di utilizzo, in modo da ottimizzare i contenuti e i servizi offerti.