IDC ha da poco rilasciato il report Worldwide Semiannual Big Data and Analytics Spending Guide Big Data, dal quale emerge essenzialmente come il fatturato globale derivante da servizi di business analytics e di Big Data crescerà dai 130,1 miliardi di dollari del 2016 ai 203 miliardi nel 2020. Un aumento notevole che si è già verificato quest’anno sul 2015 (+11,3% stimato) e che continuerà con un tasso del 11,7% fino appunto al 2020.

Ad alimentare in misura maggiore questo mercato saranno secondi IDC cinque settori, ovvero il banking (che da solo varrà quest’anno quasi 17 miliardi di dollari), i processi produttivi discreti, il process manufacturing, il segmento pubblico e i servizi professionali. Questi, da soli, rappresentano già oggi la metà di tutto il fatturato globale legato ai Big Data e anche nel 2020 occuperanno le stesse posizioni in classifica.

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Molta spinta, con tassi di crescita previsti sempre a due cifre, arriverà comunque anche da settori come le telecomunicazioni, le utilities, le assicurazioni e il mondo dei trasporti e, in generale, saranno le aziende con più di 500 dipendenti a investire più denaro in Big Data e analytics (154 miliardi di dollari nel 2020), mentre quelle medie e piccole varranno circa il 25% del totale.

Se invece si fa riferimento ai comparti aziendali che spenderanno di più in Big Data, ai primi posti troviamo i reparti IT e i business service (oltre il 50%), mentre tra software e hardware sarà soprattutto il primo a fare la differenza. IDC stima infatti spese per 60 miliardi di dollari nel 2020 per piattaforme di end-user query, reportistica, analisi e gestione di data warehouse, ma una crescita notevole è attesa anche per quanto riguarda content analytics e le applicazioni di CRM analytics (18,5% e 10,4%). Meno spese invece in infrastrutture e appliance hardware, che nel 2020 rappresenteranno comunque investimenti per circa 30 miliardi di dollari.

L’analisi di IDC si conclude con uno sguardo alle diverse aree geografiche. In testa, come spesa, ci saranno gli USA con un market share di oltre il 50% e spese per più di 95 miliardi di dollari nel 2020. Agli Stati Uniti seguono l’Europa Occidentale, la regione Asia-Pacifico (senza però il Giappone) e l’America Latina, dove si prevede il tasso di crescita più rapido in compagnia del Medio Oriente e dell’Africa.