Il valore dei Big Data, sia internamente a un’azienda sia come risorsa monetizzabile, è ormai chiaro a tutti. Quello che per molte società ancora è nebuloso è il modo in cui questi dati possono trasformarsi in qualcosa di utile o monetizzabile.

Abbiamo parlato con Rob Smedley, Head of Performance Engineering del team Williams Martini Racing in Formula 1, per capire come Big Data e analisi sono diventati componenti essenziali anche in un contesto come quello delle corse.

Avanade e Williams MartiniSmedley, dopo quasi 10 anni in Ferrari, è approdato in Williams nel 2014 e ha coordinato gran parte della digitalizzazione del team, su tutti i livelli, in partnership con Avanade. L’adozione di sistemi di analisi in Williams è avvenuta su più fronti, non solo per quanto concerne le gare, ma anche per la gestione delle simulazioni nel tunnel del vento, per la gestione personale e persino per la creazione di un nuovo sito Internet per la squadra.

L’aspetto più interessante è sicuramente quello che riguarda la raccolta e l’analisi di Big Data nel corso delle gare. In media, ogni competizione fornisce dai 170 ai 250 GB di informazioni, che vengono in parte processate in tempo reale per fornire soluzioni tecniche da applicare immediatamente. L’uso di strumenti di analisi permette di arrivare a conclusioni che i tecnici non sarebbero in grado di estrapolare abbastanza in fretta e che possono incidere significativamente sull’esito della gara. Nonostante il grande supporto che oggi il team ottiene da queste tecnologie, Smedley ci ha spiegato che attualmente soltanto una piccola porzione dei Big Data raccolti, dal 2 al 5 percento, viene effettivamente utilizzata. La grande sfida per il futuro sarà quella di riuscire ad aumentare questa percentuale, un’impresa che richiede da una parte la disponibilità di maggiore potenza di calcolo, dall’altra quella di strumenti di analisi ulteriormente ottimizzati. Questo quadro è molto interessante poiché si applica alla perfezione anche alla maggior parte delle realtà aziendali esterne al mondo delle competizioni: le aziende si stanno sempre più attrezzando per la raccolta dei dati, ma il più delle volte senza avere una strategia precisa di utilizzo, né tantomeno gli strumenti che occorrono per trasformare queste informazioni in elementi decisionali. Proprio questa sarà una delle sfide decisive per il prossimo futuro, che farà la differenza in termini di prestazioni del business.