In occasione del discorso del presidente Juncker sullo stato dell’Unione 2016, la Commissione Europea ha proposto un’ambiziosa riforma delle norme UE in materia di telecomunicazioni, introducendo nuove iniziative per soddisfare il crescente fabbisogno di connettività dei cittadini europei e rafforzare la competitività dell’Europa. Queste proposte intendono promuovere gli investimenti nelle reti ad altissima capacità e accelerare l’accesso pubblico dei cittadini europei al Wi-Fi.

Al lavoro, a casa o nei loro spostamenti, gli europei si aspettano di poter contare su una connessione internet rapida e affidabile. Nei settori dell’istruzione, dell’assistenza sanitaria, dell’industria manifatturiera o dei trasporti è urgente incentivare gli investimenti nelle reti ad altissima capacità. Per far fronte a queste sfide e preparare il futuro digitale dell’Europa, la Commissione ha presentato oggi tre obiettivi strategici di connettività per il 2025.

  • Tutti i principali motori socioeconomici, quali scuole, università, centri di ricerca, poli di trasporto, fornitori di servizi pubblici come ospedali e amministrazioni, così come le imprese basate sulle tecnologie digitali dovrebbero avere accesso a una connettività a 1 Gbps.
  • Tutte le famiglie europee, nelle zone rurali o urbane, dovrebbero avere accesso a una connettività che offra velocità di download di almeno 100 Mb/s, che può passare all’ordine dei Gb/s.
  • Tutte le aree urbane e le principali strade e ferrovie dovrebbero avere una continuità di copertura delle reti 5G, la quinta generazione dei sistemi di comunicazione senza fili. Come un obiettivo intermedio, entro il 2020 il 5G dovrebbe essere in commercio almeno in una grande città di ogni Stato membro dell’UE.
per raggiungere i tre obiettivi appena citati, serviranno nel prossimo decennio investimenti per 500 miliardi di euro

Nel 2015 il 71% delle famiglie europee, ma solo il 28% di quelle residenti nelle zone rurali, avevano accesso a una connessione fissa a internet veloce (velocità di download di almeno 30 Mb/s), e per quanto riguarda la copertura mobile 4G, la media UE era dell’86%, ma solo 36% nelle zone rurali. Dati che rivelano l’inadeguatezza dell’attuale infrastruttura rispetto alle esigenze di rapidità, qualità e affidabilità necessarie per realizzare il mercato unico digitale.

Si stima che per raggiungere i tre obiettivi appena citati serviranno nel prossimo decennio investimenti per 500 miliardi di euro. Questo denaro dovrà in gran parte provenire da fonti private, anche se le attuali tendenze di investimento indicano che con ogni probabilità mancheranno all’appello 155 miliardi di euro. Per attrarre gli investimenti mancanti, la Commissione propone una modernizzazione delle attuali norme UE sulle telecomunicazioni, il cui ultimo aggiornamento risale al 2009. Il nuovo codice è incentrato su aspetti fondamentali come l’aumento della concorrenza, un migliore utilizzo delle frequenze radio, una maggiore tutela dei consumatori e un ambiente online più sicuro per gli utenti e regole più eque per tutti gli operatori.

“II futuro digitale dell’Europa non può prescindere dalla connettività. L’internet degli oggetti, la digitalizzazione dell’industria, il cloud, i Big Data sono tutti elementi che richiedono una connettività sicura e universale, dalla massima velocità e della migliore qualità. L’Europa ha l’ambizione di porsi alla testa della diffusione del 5G. È giunto il momento di passare a una società gigabit e fare in modo che tutti gli europei, nelle campagne e nelle città, possano accedere a una connessione internet di qualità” ha dichiarato Günther H. Oettinger, Commissario per l’Economia e la società digitali.