Hewlett Packard Enterprise ha annunciato la fusione delle sue attività software non-core con la società di software enterprise Micro Focus. L’operazione, che ha un valore di 8,8 miliardi di dollari, include le attività di HPE focalizzate su distribuzione delle applicazioni, big data, sicurezza aziendale, gestione e governance delle informazioni e delle operazioni IT. In combinazione con Micro Focus, che ha acquisito Attachmate nel 2014 e possiede SUSE, la società di Linux, HPE creerà una delle più grandi società di software al mondo, con una forza vendita combinata di circa 4.000 persone.

I termini della transazione comprendono un pagamento di 2,5 miliardi dollari in contanti ad HPE e il 50,1 per cento di proprietà della nuova società. La nuova società sarà guidata da Kevin Loosemore, presidente di Micro Focus, e l’operazione dovrebbe chiudersi entro la seconda metà dell’anno fiscale 2017 di HPE.

Con l’annuncio di oggi compiamo un altro passo importante nella realizzazione di una società a crescita veloce, alto margine, più forte flusso di cassa, ben posizionata per i nostri clienti e per il futuro”, ha dichiarato Meg Whitman, presidente e CEO di HPE.

In un’intervista rilasciata mercoledì Ric Lewis, vice presidente del gruppo software-defined e cloud di HPE, ha dichiarato che la strategia di HPE è concentrarsi sull’IT ibrida. A questo scopo ha recentemente costituito tre gruppi all’interno della divisione Enterprise Group: uno focalizzato su tecnologie software-defined e cloud, uno focalizzato sulle infrastrutture dei data center, uno dedicato a tecnologie di punta e Internet of Things. “Stiamo mantenendo l’impegno nelle attività software che sono centrali per l’IT ibrida, che comprendono il brand CloudSystem, HPE OneView, Helion OpenStack, i prodotti storage e networking software-defined”, ha spiegato Lewis. “Vediamo la nostra opportunità di crescita nell’IT ibrida. Il mondo intero sta parlando della crescita del cloud pubblico, ma pochi si rendono conto che anche il cloud privato sta crescendo a tassi a due cifre. Questa è una grande opportunità per noi”.

Dalla sua separazione dal gruppo PC e stampanti, avvenuta lo scorso anno, HPE ha avuto un percorso accidentato. Affinare i suoi obiettivi potrebbe quindi essere positivo per il futuro ella società.

Ritengo che HPE sia tornare a ciò che tutti riconoscono che sa fare bene, ovvero infrastrutture e piattaforme”, ha affermato Patrick Moorhead, presidente e analista di Moor Insights & Strategy. “Big data e software applicativo non hanno funzionato bene per HPE, e penso che abbia il potenziale per muoversi molto più rapidamente in futuro nelle aree in cui può avere un reale impatto”. Tra queste, l’analista ha fatto riferimento, per esempio, alla Synergy Composable Infrastructure, grazie alla quale HPE “può cambiare il gioco, non solo partecipare”.

Come parte della transazione, Micro Focus e HPE hanno annunciato anche piani per una partnership commerciale nominando SUSE, una sussidiaria di Micro Focus, come partner Linux privilegiato di HPE.

Mercoledì HPE ha annunciato anche i risultati finanziari relativi al terzo trimestre dell’anno fiscale 2016. Il fatturato netto della società è stato di 12,2 miliardi di dollari, in calo del 6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli utili per azione, tuttavia, hanno superato le precedenti previsioni e sono stati di 49 centesimi per azione.