Già lo scorso giugno, con la presentazione di Swift 2.0, Apple aveva annunciato che il suo linguaggio di programmazione per lo sviluppo di appllicazioni per OS X e iOS sarebbe presto diventato open source. Il passaggio definitivo verso l’apertura di Swift si concretizzerà solo a fine 2015 e quindi manca ancora pochissimo.

Si tratta di un avvenimento a suo modo storico sia perché il legame tra Apple e l’open source non è mai stato dei migliori, sia perché con l’apertura del codice Swift potrà essere utilizzato per portare app anche su altre piattaforme diverse da quelle di Apple, grazie all’inclusione del compilatore e delle librerie standard.

Si tratta inoltre di una notizia importante perché Swift ha già riscosso molto successo presso gli sviluppatori, avendo raggiunto tra l’altro nel 2015 (almeno secondo Stackoverflow) il primato di tecnologia più amata dagli sviluppatori a un anno e mezzo dalla sua uscita.

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In effetti Swift sembra avere una marcia in più rispetto ai diretti concorrenti sia a livello di velocità nell’esecuzione degli algoritmi di ricerca (Objective-C e Python 2.7 rimangono parecchio indietro su questo versante), sia nella facilità e compattezza in fase di sviluppo.

Basti pensare che l’app per il ride sharing Lyft è stata riscritta completamente con Swift richiedendo solo il 20% delle linee di codice che invece si erano rese necessarie con le versioni precedenti, senza dimenticare che anche altre piattaforme di grande successo come LinkedIn e Vine già oggi utilizzano Swift e molte altre sono sul punto di farlo.

Swift però ha tutte le capacità per ambire anche a traguardi più ambiziosi. Ne è un esempio il suo possibile utilizzo in ambito data center, grazie soprattutto alla startup Perfectly Soft che ha da poco rilasciato una versione di Swift esclusiva per OS X per sviluppare applicazioni nelle server farm.

Lo scopo finale di PerfectlySoft è creare un linguaggio unico per il front end e il back end. Un traguardo che potrebbe anche non portare un grande successo in tempi immediati considerando quanto poco sia utilizzato OS X in ambito server, ma proprio grazie all’ormai imminente passaggio di Swift all’open source l’idea di PerfectlySoft potrebbe presto essere portata e adattata anche in ambiente Windows.