La buona notizia per i CIO è che ormai c’è una vasta scelta di piattaforme di sviluppo low-code per permettere a utenti di business di sviluppare app per risolvere problemi di business specifici. La cattiva notizia è che c’è una vasta scelta di piattaforme low-code tra cui scegliere.

Non avete letto male: la proliferazione di strumenti che presi uno per uno sono utili spesso crea per il CIO un classico problema di governance.

Un altro annuncio in questo campo è arrivato ieri da SAP, che alla sua conferenza per gli sviluppatori Tech Ed ha annunciato appunto la sua piattaforma per lo sviluppo low-code: SAP Build.

Gartner definisce gli utenti di queste piattaforme “business technologist”, ovvero dipendenti in grado non solo di usare i tool che l’IT mette loro a disposizione, ma anche di crearne di nuovi.

“I CIO più illuminati stanno cercando modi per sfruttare le competenze di questi utenti, e tra questi c’è la possibilità di metterli in grado di usare piattaforme low-code per abbassare i tempi di consegna delle applicazioni”, spiega Dennis Gaughan, distinguished VP analyst di Gartner. “Ma una delle preoccupazioni di questi CIO è evitare la proliferazione di tool low-code che genera problemi di governance e gestione”.

SAP Build ha l’obiettivo di offrire ai business technologist, che SAP chiama “builder”, l’accesso sicuro a processi di business e dati per migliorare le applicazioni enterprise e automatizzare i processi grazie a un’interfaccia drag-and-drop, il tutto sotto la supervisione dell’IT e del CIO.

“SAP Build è una piattaforma che permette di fare leva sugli investimenti pregressi dell’organizzazione utente su SAP, e fornisce un meccanismo centralizzato per gestire e governare le applicazioni create dai “technologist” in tutta l’azienda”, continua Gaughan.

“SAP Build offre accesso facilitato a dati, applicazioni e strutture del mondo SAP, ma per quanto sia semplice una piattaforma low-code, un CIO deve assicurarsi che gli utenti capiscano la complessità che ci sta dietro”, aggiunge Bernard Shaffrik, princpal analyst di Forrester. “I business developer devono essere formati sugli impatti dello sviluppo e del funzionamento delle applicazioni e delle automazioni su architetture, conformità, IT e information security”.

I tre pilastri di SAP Build

Il nome SAP Build era già stato utilizzato da SAP per un servizio di prototipazione di interfacce utente, ma l’annuncio di oggi riguarda un ambiente di sviluppo completo, che contiene componenti già noti come SAP Launchpad – un punto d’accesso centralizzato per estensioni di applicazioni interne e di terze parti – e AppGyver, piattaforma no-code acquisita da SAP nel febbraio 2021. Build contiene anche Work Zone, tool per creare pagine, editare menu e aggiungere UI integration card.

Work Zone è uno dei tre pilastri della piattaforma, insieme a Build Apps e Build Process Automation, ha detto Sebastian Schroetel, head of low-code and no-code products di SAP, che ha precisato che SAP Build è stato sperimentato in SAP stessa e in Qualtrics, la consociata specializzata in customer experience. “Il team di talent attraction di SAP ha usato Build Process Automation per accelerare il processo di headcount approval”.

Build lavora anche con sistemi non-SAP, permettendo per esempio l’automazione dei processi nelle suite di produttività individuale cloud. SAP Build Process Automation include anche funzionalità di Signavio, un tool di business process intelligence acquisito anch’esso all’inizio del 2021 (ne abbiamo parlato qui).

Il prezzo per utente

Altro elemento di semplificazione da parte di SAP è il pricing: SAP Build sarà disponibile come subscription a partire da 1000 euro al mese per 25 utenti attivi, con licenze addizionali a partire da 18 euro per utente attivo al mese, ha dichiarato un portavoce di SAP.

SAP Build si pone come concorrente anche di tool di piccoli vendor indipendenti che propongono piattaforme low-code per ambienti SAP già da tempo. “Essendo focalizzati solo sul low code, potenzialmente possono essere più rapidi nell’aggiungere funzionalità”, spiega Gaughan di Gartner. “Questi prodotti inoltre possono anche avere integrazioni con prodotti non-SAP, ma a questo punto è difficile che possano integrarsi con le applicazioni SAP nel modo profondo e completo con cui lo fa SAP Build”.

“Alla fine penso che molte grandi aziende avranno diversi tool di sviluppo low-code, e ritengo che per i clienti SAP, Build sarà probabilmente un componente chiave della loro strategia low-code”.

Un certificato di primo livello con Coursera per diventare sviluppatori SAP

Sempre a proposito di sviluppatori, ma stavolta professionisti, al Tech Ed SAP ha anche annunciato l’impegno a formare due milioni di sviluppatori in tutto il mondo entro il 2025 triplicando le offerte di formazione gratuita sul sito SAP Learning, grazie alla collaborazione con Coursera, una delle più utilizzate piattaforme di formazione online.

“Sono felice di annunciare che oggi SAP lancia un certificato professionale di primo livello su Coursera. Questo certificato è progettato per chi vuole imparare, indipendentemente dal proprio percorso di studi e conoscenze: non è richiesta alcuna laurea o esperienza nel settore”, dichiara in un comunicato Jeff Maggioncalda, CEO di Coursera Inc. “Il certificato preparerà gli studenti a ricoprire ruoli lavorativi di primo livello e in alcuni dei settori più richiesti. Siamo onorati di collaborare con SAP per aumentare l’accesso alle competenze professionali e offrire nuove opportunità economiche a tutti”.