SailGP sta ridefinendo la navigazione. Fondato nel 2018 e con sede a Londra e San Francisco, SailGP è un campionato sportivo globale di nuova generazione. Mentre a San Francisco Oracle era impegnata nel suo OpenWorld, annuale evento per clienti e partner, a Marsiglia il Team United States si prepara per l’ultima regata del Gran Premio della Vela.

Nel campionato SailGP si usano i catamarani AC50, dell’America’s Cup del 2017, opportunamente modificati nel modello F50. La vela alare è ora di 24 metri, con un incremento di prestazioni del 15% sulla AC50. La geometria delle appendici è stata modificata, e l’idraulica (che controlla il pitch attivo, l’altezza della lamina e la scotta) è alimentata a batteria. Anche grazie a ciò, l’equipaggio è stato ridotto a soli cinque elementi.

Al momento il campionato si basa su sei equipaggi (UK, Australia, Cina, USA, Francia, Giappone) e cinque gare (Sydney, San Francisco, New York, Cowes in UK e Marsiglia). Ciascuna regata dura circa 15 minuti, durante la quale si sfiorano i 50 nodi (oltre 80 km/h). I primi due team, Australia e Giappone, si sono sfidati a Marsiglia nel challenge da 1 milione di dollari, vinto dal Team Australia (qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=ZUVxLHEIosI].

Un nuovo approccio nella gestione

Sail GP porta nella vela quella trasformazione digitale che già abbiamo visto in altre proposte quali la Formula E e la Moto E. I team usano una piattaforma comune ad elevata tecnologia che deve molto all’ICT e all’approccio scrum nel business e viene prodotta una nuova forma d’intrattenimento, disponibile (quasi) contemporaneamente su vari canali, dalla TV alle app specifiche -com’è il caso di Sail GP. E la tecnologia è sempre in evoluzione in qualsiasi campo: per esempio, dall’anno prossimo dovrebbe essere implementato il telerilevamento lidar (il radar basato su laser) per analizzare con maggior precisione il campo di vento.

SailGP pannello informazioni

Parlando di ICT, gli oltre 200 data point attivi in Sail GP trasmettono i dati ad un elicottero in volo sull’area di regata. Ciascuna imbarcazione invia circa mezzo terabyte in un giorno di regata; molti di più sono i dati del video. I dati vengono trasmessi ad una base station a terra per essere inviati via fibra al centro di produzione di Sydney. Qui ci si occupa di tutto, dalla produzione dei video multilingua in tempo reale al reinvio dei dati tecnici a ciascun equipaggio. La grande mole di dati è inserita nell’Autonomous Database di Oracle e quindi resa disponibile tramite il cloud Oracle ed edge servers. Tutti i dati sono pubblici, mentre le elaborazioni sono del singolo team.

SailGP è per molti

Le modifiche che hanno portato all’F50 vanno nella direzione di semplificare quel tipo di natanti per renderli via via sempre più semplici, ovviamente in un contesto che sfida la fisica e risolve i limiti tecnologici.

Le regolazioni del rastrello, l’inclinazione, la rotazione dell’ala e del fiocco sono alimentate a batteria, consentendone la regolazione da almeno tre membri dell’equipaggio. La regolazione della lamina alare sarà alimentata manualmente dai due grinder. Il passo del timone sarà controllato attivamente permettendo di regolare l’assetto della barca indipendentemente dall’altezza di marcia.

Le nuove lamine sono costruite con fibra di carbonio a modulo più elevato e la geometria è stata modificata per promuovere un momento di raddrizzamento e aumentare la velocità dell’imbarcazione prima dell’inizio della cavitazione. La parte inferiore dei timoni è fabbricata in acciaio inossidabile ad alta resistenza per ridurre la resistenza.

Foto di Chen Zefeng, per gentile concessione di SailGP.

Foto di Chen Zefeng, per gentile concessione di SailGP.

Il controllo della cavitazione è sempre più complesso. L’improvviso crollo della pressione che si genera ad alta velocità per la differenza di profilo dei due lati delle lamine genera localmente alte temperature e un crollo della pressione, per cui il catamarano perde portanza e scende improvvisamente in acqua.

La struttura degli F50 tipicamente triplica la velocità del vento, per cui con 7 nodi di vento favorevole si possono raggiungere anche i 25 nodi di velocità.

Le regate durano circa 15 minuti a velocità massime intorno ai 50 nodi (circa 100 km/h). Le decelerazioni possono essere fortissime per la schiena dei marinai.