Nell’era dell’IA, nessuno può permettersi di giocare da solo. Lo vediamo bene negli investimenti reciproci, nelle collaborazioni e nella definizione di protocolli aperti anche da parte dei grandi attori in questo campo. Lo sa anche bene SAP, che ha definito nell’apertura (openness) il principale tema portante dell’edizione 2025 del TechEd, la convention dedicata al mondo degli sviluppatori della piattaforma tenutasi la scorsa settimana a Berlino.

L’appuntamento ha segnato un ritorno agli eventi dal vivo in Europa dopo cinque anni di soli eventi virtuali e due appuntamenti intercontinentali, a Las Vegas e Bangalore. A Berlino si sono radunati più di 2.800 sviluppatori, clienti e partner, ma più di 20.000 erano iscritti per partecipare all’edizione virtuale, mentre altri ancora verranno raggiunti dalle edizioni locali “TechEd on tour”, annuncia dal palco Muhammad Alam, direttore della divisione Product & Engineering e membro dell’Executive Board di SAP.

Muhammad Alam, SAP Product & Engineering, e Geoff Scott, CEO and Chief Community Champion, ASUG

Muhammad Alam, SAP Product & Engineering e, sullo schermo, Geoff Scott, CEO and Chief Community Champion ASUG in collegamento dagli USA

Il tema dell’apertura ha in qualche modo toccato ogni annuncio e discussione. Su modelli AI, agenti, ecosistemi di automazione, piattaforme dati e ambienti di sviluppo, accompagnato da riflessioni sul ruolo e la focalizzazione di SAP in questa nuova era del software: il depositario della conoscenza, degli strumenti e delle pratiche per gestire i dati strutturati aziendali e il loro utilizzo nei processi. Ecco quindi in sintesi dei principali temi trattati.

SAP RPT-1, un foundation model per fare previsioni sui dati (ma non chiamatelo LLM)

Allam ha rivelato che ai massimi vertici di SAP c’è stata una intensa discussione sull’opportunità per SAP di sviluppare o meno un proprio modello linguistico, e  ha prevalso la consapevolezza che SAP non avrebbe alcun vantaggio sui concorrenti sul fronte del linguaggio, ma può averlo quando si parla di dati aziendali strutturati. Per questo motivo, è stato scelto di lasciare agli utenti la scelta sull’LLM da utilizzare con l’assistente Joule e all’interno dei propri processi, e creare invece SAP RPT-1 (Relational Pre-trained Transformer-1, chiamato anche in breve “rapid”), un foundation model pre-addestrato su dati strutturati tabellari, con l’obiettivo di fornire analisi e previsioni in modo più preciso ed efficiente delle alternative attuali: LLM generici o “narrow model” specializzati su una singola casistica.

“RPT-1 ha dimostrato un’efficacia previsionale 3,5 volte superiore a quella dei modelli specializzati, utilizzando 50.000 volte meno potenza di calcolo di un LLM”, ha dichiarato il CTO di SAP Philipp Herzig, precisando che i risultati dei benchmark pubblici e di quelli interni possono differire significativamente, perché SAP ha ricevuto da alcuni clienti il consenso di utilizzare i dati per l’addestramento del modello, ma non di pubblicarli per poterli usare come verifica. Al momento il modello è in grado di operare su una singola tabella, ma una prossima versione potrà lavorare anche su più tabelle collegate, e la sensazione è che lì si avrà un passo avanti significativo.

Philip Herzig, Chief Technology Officer di SAP

Philip Herzig, Chief Technology Officer di SAP, illustra le caratteristiche del foundation model SAP-RPT-1

RPT-1 è tra i modelli selezionabili dal Generative AI Hub in AI Foundation in due versioni (small e large), e la versione open source sap-rpt-1-oss è disponibile su Hugging Face e GitHub. È anche possibile testarlo velocemente sul playgroud web all’indirizzo https://rpt.cloud.sap, caricando un proprio file csv.

Vibe Coding libera tutti

È innegabile che lo sviluppo assistito dall’IA sia tra le più grandi rivoluzioni avvenute nel mondo dello sviluppo software, insieme alle IDE e a Git. Era quindi necessario per SAP permettere agli sviluppatori di usare modelli e tool di sviluppo AI direttamente nell’ambiente di lavoro, e viceversa. Grazie all’apertura (di nuovo) alla compatibilità di SAP Build e altri tool di sviluppo con il protocollo MCP, diventa possibile integrare Cursor, Windsurf, Claude Code o altri strumenti compatibile nel proprio workflow.

Developer Advocates di SAP sul palco del TechEd 2025 a Berlino

Da sinistra a destra: Kasimir, Developer Advocate; Josh “Bluebeard” Bentley, Head of SAP Community; Rich Heilman, Developer Advocate; Thomas Jung, Head of Developer Advocacy

Prevista invece per l’anno prossimo un pacchetto di estensioni per Visual Studio Code che permetterà di sviluppare in ABAP direttamente nella IDE di Microsoft, che già viene usata per UI5 e CAP. Fondamenta dello sviluppo di applicazioni SAP, ABAP però non è certo il linguaggio in cui i modelli generalisti sono più fluenti, specialmente per quanto riguarda lo sviluppo di applicazioni basate su IA e tecnologie innovative. Per questo SAP ha addestrato SAP-ABAP-1, un modello pensato per assistere gli sviluppatori nella creazione di app e casi d’uso incentrati sull’AI. Sarà disponibile entro fine anno nel repository di modelli AI Foundation.

Tra le altre novità di AI Foundation, c’è la comparsa di Perplexity, che può essere usato come fonte per i dati pubblici, e un Prompt optimizer, che può riadattare i prompt usati nei propri processi quando si decide di cambiare il modello linguistico adottato.

Agenti e supervisione umana

Gli agenti AI sono la moda del momento, e hanno avuto un ruolo di primo piano anche al TechEd, con un ovvio occhio di riguardo al loro ruolo nel flusso di lavoro dello sviluppatore. Si parte quindi con l’espansione di Joule Studio per supportare la modifica degli AI Agent forniti dalla casa e configurati per svolgere specifici ruoli aziendali, o lo sviluppo di nuovi agenti in modalità low-code assistita dall’AI, ma anche con sviluppo custom totalmente manuale (Pro Code Agents).

Altri agenti invece sono pensati per assistere direttamente il ruolo degli sviluppatori e tecnici, come lo Screen Guide Agent che punta a semplificare l’esperienza utente con guide passo passo per usare la suite SAP Signavio o il Value Case Creation Agent, che raccoglie dati sui processi per aiutare lo sviluppatore a costruire dei business case di ottimizzazione e automazione.

La scelta di assegnare gli agenti ruoli ben definiti e compiti specifici aiuta a mantenere il focus e permettere un controllo molto graduale su ciò che accade, consentendo una supervisione da parte degli operatori umani, che è stata più volte rimarcata come aspetto fondamentale. La contropartita è che i processi possono essere svolti in sequenza da una moltitudine di agenti, la cui attività va comunque gestita e orchestrata. Ecco quindi che la suite per la gestione delle risorse e applicazioni SAP LeanIX si arricchisce di un AI Agent Hub, disponibile ora al pubblico.

Data platform: arriva anche Snowflake

Apertura, dicevamo, ai modelli che agiscono sopra le applicazioni, ma anche alle piattaforme che gestiscono i dati aziendali sottostanti. Di recente era stato annunciato SAP BDC Connect, che consente alla SAP Business Data Cloud di accedere a dati e metadati su piattaforma Databricks e Google Cloud in modalità “zero copy”. L’annuncio odierno riguarda l’estensione del supporto anche alla piattaforma Snowflake.

Tra le assenze notevoli, almeno per il momento, c’è sicuramente Microsoft Fabric, che sta ultimamente attirando molti clienti più piccoli facendo leva sulle aziende già clienti a cui offre la possibilità di prevedere e contenere i costi attraverso impegni di spesa a lungo termine. Non è però escluso che possa essere aggiunto in futuro. Interrogato sull’eventuale ulteriore espansione dei partner per la Business Data Cloud, Alam ha dichiarato che SAP è decisamente interessata a espandere l’ecosistema dei partner (ma senza fare nomi per ora).

Di recente, Snowflake ha anche annunciato propri agenti AI per interrogare direttamente i dati in linguaggio naturale. Se l’utente può dialogare direttamente con i data lake/lakehouse, la domanda che sorge spontanea e che ci porremo sempre più spesso è: non si rischia di bypassare completamente applicazioni e database, che di SAP sono il core business?

Il nuovo ruolo di applicazioni ERP e database

“Le applicazioni rimangono le fondamenta dei processi di business. Non si può avere un’intelligenza profonda senza che i dati siano messi in contesto, e le applicazioni servono a fornire quel contesto. Migliaia di transazioni base che si creano con le attività supportate dall’applicazione non possono essere sostituite da un motore probabilistico, ma usate come fonte per un modello IA, gli consentono di fornire non solo analytics, ma anche interpretazione e insight”, ci dice Manoj Swaminathan, General Manager e Chief Product Officer di Business Suite, Finance and Spend.

Il ruolo dell’ERP rimane fondamentale, ma cambia, passando da “acquisici un documento, lo registri e fai un rapporto (Record, Post and Report), a fornire invece percezione delle tendenze, ragionamento e azione correttiva (Sense, Reason, Enact). Il tutto sempre sotto supervisione umana”, spiega Swaminathan.

Michael Ameling, Chief Product Officer, SAP Business Technology Platform

Michael Ameling, Chief Product Officer di SAP Business Technology Platform

Venendo al database, elemento che costituisce la leva con cui SAP intende spostare i suoi clienti in cloud, Michael Ameling, Presidente della SAP Business Technology Platform, afferma che “SAP Hana Cloud è il database che l’IA stava cercando”. I motivi – oltre alle prestazioni – sono l’integrazione dei vettori e il suo Knowledge Graph che con l’aggiunta di un livello semantico ai dati  fornisce agli agenti il grounding necessario a ragionare in modo accurato sugli effettivi processi di business.

SAP Hana Cloud è il database che l’IA stava cercando

Cloud, IA sovrane e tutto il resto

Se c’è un aspetto che vede nella filosofia dell’apertura una controindicazione, è sicuramente quello della governance e riservatezza dei dati. Aspetto che nella nuova organizzazione geopolitica del mondo è tenuto in sempre maggiore considerazione e rischia di rappresentare un freno alla migrazione al cloud, tanto strategica per SAP.

SAP è qui in una condizione unica, essendo l’unica grande azienda europea a competere con le big-tech americane. Ecco quindi che l’offerta di cloud sovrano europeo – e qui l’inserimento di AWS Sovereign Cloud ha fatto alzare qualche sopracciglio – si amplia con  una nuova partnership con la tedesca T-Mobile, abbinata a una selezione di modelli IA non americani (Cohere, Mistral…) o con installazioni locali.

Questo resoconto gratta appena la superficie dei temi presentati nei keynote e, soprattutto, nelle molte sessioni di approfondimento e formazione. Pubblicheremo nei prossimi giorni un paio di interviste svolte a Berlino sui temi delle tendenze dell’agentic AI e della robotica. Per ulteriori dettagli, è possibile rivedere le sessioni in modalità on-demand dal sito TechEd Virtual o consultare la Innovation Guide con gli annunci del secondo semestre 2025 sul sito di SAP.