Solo in questo modo le imprese saranno finalmente sgravate da una burocrazia medioevale e asfissiante che è e rimane un oggettivo ostacolo alla crescita e allo sviluppo. E questo obiettivo deve rientrare in quell’ambizioso e necessario progetto di riforma tributaria che deve portare a una semplificazione e a una riduzione delle tasse”.

Queste le parole con cui il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, si è recentemente espresso a proposito della prossima entrata in vigore della legge che renderà obbligatorio per tutti gli uffici della Pubblica amministrazione, centrali e locali, l’utilizzo della fattura elettronica.

“le imprese saranno sgravate da una burocrazia medioevale e asfissiante che è un ostacolo alla crescita e allo sviluppo”

Il termine è fissato per il 31 marzo, e la scadenza dovrebbe comportare un bel po’ di cambiamenti, dal momento che i processi della dematerializzazione documentale interesseranno non solo il settore pubblico ma anche il mondo delle imprese private: in attesa che la Pa si attrezzi degli strumenti necessari ad affrontare nella maniera più efficiente possibile l’interscambio delle fatture all’interno dell’apposita piattaforma telematica predisposta da Agid, sono proprio gli operatori privati che potrebbero ricavare i benefici maggiori e più immediati dalla digitalizzazione del Fisco.

In questa prospettiva la parola chiave è trasparenza, riferita alla totalità degli adempimenti amministrativi a carico dei contribuenti.

Secondo Sangalli, infatti, l’introduzione della fattura elettronica rappresenterà il punto di partenza di una generale semplificazione delle regole, a partire dall’eliminazione degli scontrini fiscali, vero punto di svolta nella lotta all’evasione: “La trasmissione telematica permetterà al Fisco di disporre di dati certi e inequivocabili per quanto riguarda l’attività di artigiani e commercianti. A questo atto di trasparenza dovrà però corrispondere una maggiore rapidità di erogazione dei pagamenti da parte dello Stato verso i suoi fornitori”.

 Le soluzioni

Tra gli operatori privati c’è già chi si è mosso per anticipare la scadenza del 31 marzo.

Uno su tutti Pico, distributore a valore aggiunto di servizi informatici che ha recentemente siglato un accordo con Credemtel, la società del gruppo Credem specializzata nell’offerta di soluzioni informatiche di classe corporate, per l’impiego delle piattaforme GEDFATT e FATTgo nella gestione del flusso di pagamenti da e verso i propri rivenditori, e di questi ultimi con la Pubblica amministrazione.

Pico infatti ha individuato nelle due soluzioni Credemtel gli strumenti ideali con cui i reseller potranno gestire quotidianamente i rispettivi workflow documentali.

Più nel dettaglio, GEDFATT, servizio in full outsourcing per l’invio delle fatture elettroniche, è pensato per le aziende che emettono un consistente numero di fatture e garantisce un rigoroso rispetto degli standard tecnici ministeriali e le più ampie possibilità d’integrazione con i sistemi di fatturazione abituali. Il sistema riconosce automaticamente le fatture dei gestionali destinate alla PA e si occupa della loro traduzione nel formato XML richiesto, del loro successivo invio, delle notifiche degli esiti e, infine, della conservazione sostitutiva delle stesse a norma di legge.

FATTgo è, invece, una piattaforma web ideale per le piccole imprese e i liberi professionisti che emettono un limitato volume di fatture. Assicurando i medesimi livelli di sicurezza di GEDFATT, il sistema mette a disposizione una serie di strumenti per la compilazione guidata delle fatture o per il loro caricamento in formato XML PA, il loro successivo invio e, infine, la conservazione dei flussi secondo le prescrizioni di legge.

Le Pubbliche Amministrazioni, compresi gli Istituti Scolastici Statali di ogni ordine e grado, tra poche settimane potranno ricevere le fatture unicamente in formato elettronico, con inevitabili ripercussioni sulle modalità con cui operano molti dealer – ha dichiarato Doriano Guerrieri, presidente di Pico – In virtù all’accordo che abbiamo siglato con Credemtel, i nostri partner avranno modo di approcciare la fatturazione elettronica in modo decisamente semplice: i rivenditori potranno continuare a utilizzare gli abituali software e non dovranno preoccuparsi di tutte le procedure che questa vera e propria rivoluzione implica, dalla creazione dei file in formato XML all’archiviazione dei documenti contabili secondo quanto prescritto dalle vigenti norme“.