Zoom Video Communications è stata fondata nel 2011 da Eric Yuan, un ex dirigente di Webex, con l’obiettivo di rendere la videoconferenza facile e accessibile. Oggi la piattaforma è diventata il volto della pandemia, con “Zoom” ormai entrato nel vocabolario mainstream come sinonimo di videochiamate su qualsiasi piattaforma.

L’aspetto negativo è che il termine Zoom bombing ha un significato molto meno positivo, mentre Zoom fatigue è la nuova parola d’ordine per la maggior parte delle forme di burnout causato dal lavoro a distanza. Nonostante queste connotazioni negative, l’attività della piattaforma ha continuato a crescere, con il fatturato totale del primo trimestre del 2021 salito a 956,2 milioni di dollari, in crescita del 191% anno su anno.

Piani e prezzi

  • Basic: gratuito; fino a 100 partecipanti per chiamata; limite di chiamata di 40 minuti
  • Pro: 13,99 euro al mese per; fino a 100 partecipanti per chiamata
  • Business: 18,99 euro al mese (minimo 10 licenze); fino a 300 partecipanti per chiamata
  • Enterprise: 18,59 euro al mese (minimo 50 licenze); fino a 500 partecipanti per chiamata

Il numero di partecipanti per chiamata può essere aumentato a 1.000 per qualsiasi piano a pagamento con il componente aggiuntivo Large Meetings.

Esperienza utente

Organizzare una riunione in Zoom è molto semplice. Basta accedere al sito Web, selezionare Ospita una riunione (viene data la possibilità di attivare o disattivare il video) e si parte. Zoom offre anche un’integrazione con Outlook che consente agli utenti di pianificare una chiamata direttamente dalla propria casella di posta, anziché utilizzare il sito Web di Zoom.

Se volete pianificare una riunione futura, non cambia granché, a parte il dover inserire su un’apposito pagina del sito i dettagli di base della riunione: telecamere accese o spente, abilitare la registrazione della riunione, impostare una sala d’attesa, ecc. Una volta che avete programmato la riunione, potete condividerla tramite il calendario di Google, Outlook o Yahoo e inserire gli indirizzi email dei partecipanti. L’invito viene inviato loro tramite e-mail, completo di numero di accesso per il paese dell’ospite e di un collegamento a un elenco di numeri di accesso per più di 50 paesi.

Partecipare a una riunione è altrettanto facile. Fate clic sul collegamento nell’invito che avete ricevuto e, se l’organizzatore non si è ancora iscritto, attendete in una sala d’attesa. Se invece l’organizzatore è già in chiamata, vi accettano nella riunione ed entrate immediatamente.

Già lo scorso anno Zoom disponeva di una serie di funzionalità vantaggiose che altre piattaforme non avevano ancora. Tuttavia, la piattaforma è stata messa sotto accusa per una serie di problemi di privacy e sicurezza nel 2019 e all’inizio del 2020. Zoom sembra aver rallentato il rilascio di nuove feature nell’ultimo anno, preferendo invece concentrarsi sulla correzione e il rafforzamento delle funzionalità esistenti.

Per gli utenti durante una chiamata, le funzioni in riunione sono facili da trovare, facili da usare e funzionano come ci si aspetterebbe. In qualità di host, potevo disattivare e riattivare l’audio dei partecipanti, disattivare la condivisione dello schermo e rinominare le persone una volta che avevano effettuato la chiamata. Zoom offre inoltre agli utenti le opzioni per condividere singole finestre del desktop piuttosto che una condivisione dello schermo onnicomprensiva, cosa decisamente preferibile per la privacy.

Quando l’organizzatore o un altro utente registra una riunione, sullo schermo vengono visualizzati sia una notifica audio che una notifica visiva che avvisano gli utenti (l’host deve concedere l’autorizzazione ad altri utenti per registrare la chiamata). Zoom offre automaticamente agli utenti che registrano la sessione una versione con audio e video, una versione solo audio e una trascrizione del registro della chat. Le riunioni possono essere registrate localmente o nel cloud e sia l’audio, sia il video nella nostra registrazione erano di alta qualità.

Quando abbiamo testato Zoom lo scorso anno, non c’era la funzione per i sottotitoli in riunione sullo stile di Google Meet e Microsoft Teams, ma l’azienda ha una partnership con il servizio di trascrizione AI Otter.ai che offre sottotitolazione in tempo reale e note interattive delle riunioni agli utenti dei piani a pagamento di Zoom. Le due società hanno anche lanciato di recente Otter Assistant, uno strumento basato su intelligenza artificiale che si integra automaticamente alle riunioni Zoom, prende appunti e li condivide con i partecipanti alla riunione.

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Zoom offre anche molti ottimi strumenti di partecipazione alle riunioni, tra cui una lavagna, una finestra di chat in cui è possibile inviare messaggi al gruppo o ai singoli partecipanti, un’opzione “alza la mano” che consente all’ospite di sapere se uno dei partecipanti mutati ha una domanda o un commento, oltre alle cosiddette reazioni, in modo che i partecipanti alla riunione possano esprimere silenziosamente il loro consenso tramite uno dei due emoji di base.

Qualità audio e video

Quando si accede a una riunione Zoom, viene chiesto se si desidera utilizzare l’audio, il microfono e la fotocamera del computer e, se si seleziona Sì, il tutto funziona come previsto.

Zoom consente agli utenti di sapere se stanno riscontrando problemi di larghezza di banda visualizzando un avviso sullo schermo, che può rivelarsi utile se non siete sicuri del motivo per cui i vostri colleghi hanno difficoltà a capirvi. Sebbene l’immagine non fosse così nitida come su altre piattaforme (Zoom sembra ammorbidire il video di ogni partecipante allo stesso modo), in nessun momento il video o l’audio sono scesi al di sotto di una qualità accettabile.

Un’altra cosa da notare con Zoom è che fornisce automaticamente un ritaglio del video molto più stretto rispetto ad altre piattaforme. C’è, tuttavia, la possibilità per i partecipanti di selezionare tra diverse inquadrature della fotocamera. Oltre alla nostra chiamata di prova, negli ultimi mesi ho anche partecipato alle chiamate Zoom con numeri di partecipanti che vanno da 50 a 150 e non ho riscontrato grossi problemi video, audio o di larghezza di banda.

Considerazioni sulla gestione

Zoom offre un piano gratuito più tre piani a pagamento che forniscono strumenti amministrativi tra cui la gestione degli utenti, il controllo delle funzionalità, i rapporti e altro ancora. Tuttavia, l’anno scorso non abbiamo potuto consigliare pienamente la piattaforma a causa di una serie di problemi di sicurezza e privacy. Alcuni dei problemi di sicurezza sono sorti dagli utenti che non capivano come configurare il software Zoom per proteggere le loro riunioni, ma gli osservatori del settore hanno sostenuto che le impostazioni di sicurezza dovrebbero essere abilitate per impostazione predefinita, soprattutto per una piattaforma che ha fatto il suo nome sulla facilità d’uso.

Sembra che Zoom abbia preso sul serio questi problemi e abbia lavorato per risolverli e ricostruire la fiducia con i suoi clienti, adottando misure come l’implementazione della crittografia GCM AES a 256 bit per proteggere i dati in transito, il rafforzamento delle opzioni di sicurezza per impostazione predefinita e l’offerta di crittografia end-to-end opzionale. Come con Cisco Webex, l’utilizzo della crittografia E2E con Zoom significa che funzionalità come la registrazione cloud, le sale riunioni, il polling e le reazioni alle riunioni sono disabilitate.

Più di recente, la società ha implementato notifiche sulla privacy nella sua app che consentono agli utenti di sapere chi può salvare e condividere i propri contenuti e le proprie informazioni. Detto questo, la popolarità di Zoom lo rende un bersaglio sempre ghiotto per gli hacker e le preoccupazioni per la perdita di dati privati o sensibili persistono.

Tirando le somme

  • Pro: Facile da usare; molte funzionalità in riunione e strumenti di partecipazione; può visualizzare fino a 49 persone contemporaneamente
  • Contro: Riunioni limitate a 40 minuti con piano gratuito

Di tutte le piattaforme che abbiamo testato, Zoom è stata la più semplice e autoesplicativa da usare. A differenza di altre chiamate in cui è stato impiegato molto tempo cercando collettivamente di capire come trovare una funzione specifica o risolvere un problema tecnico, in questa chiamata siamo stati in grado di testare tutto facilmente e divertirci con funzionalità come la lavagna e la condivisione dello schermo. Mentre il limite di 40 minuti per le riunioni per gli utenti gratuiti a volte può essere un po’ frustrante, la facilità d’uso e la capacità della piattaforma di fare tutte le cose che vi aspettereste da una videochiamata (e di farle bene) sono indiscutibili.