Pexip è forse la più grande azienda che offre servizi per videoconferenze e di cui non avete mai sentito parlare.

Sebbene infatti sia quasi sconosciuta al grande pubblico, annovera tra i suoi clienti il 15 percento delle aziende che compongono la classifica Fortune 500 e il 40 percento delle aziende quotate al FTSE-MIB con maggior capitalizzazione.

Le sue soluzioni sono adottate principalmente nei settori bancario, finanziario, energia, manifattura, impiantistica e organizzazioni governative come la Nato, agenzie spaziali, diversi organi dell’Unione Europea, forze di polizia e ministeri.

Cosa rende Pexip tanto interessante per questo tipo di organizzazioni? Tre cose, principalmente:

  • La sicurezza, grazie alla possibilità di adottare il servizio su cloud pubblico, privato o su installazioni on-premise;
  • L’interoperabilità con i principali servizi di videoconferenza pubblica che permette ai dipendenti di comunicare con utenti di Zoom, Microsoft Teams, Google Meet, Skype for Business, Cisco WebEx, così come con gli strumenti videoconferenza per sale riunioni (Poly, Lifesize, installazioni con apparecchi e protocolli obsoleti).
  • Possibilità di integrazione con i software e servizi verticali o proprietari usati dalle aziende.
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Meno strategica e differenziante ma altrettanto apprezzata è – a detta dell’azienda – è la qualità della comunicazione audio e video, migliorata grazie all’impiego di intelligenza artificiale per inquadrare chi sta parlando (anche se la stessa videocamera riprende più persone), mostrare sempre l’anteprima video delle persone più coinvolte nella discussione e la cancellazione dei rumori di fondo.

In alto, una normale video riunione, con riquadri spenti e le inquadrature predefinite. In basso, una videoconferenza Pexip in cui la IA inquadra con il massimo ingrandimento le persone effettivamente coinvolte.

In alto, una normale video riunione, con riquadri spenti e le inquadrature predefinite. In basso, una videoconferenza Pexip in cui la IA inquadra con il massimo ingrandimento le persone effettivamente coinvolte.

Pexip arriva in Italia

Pexip è un’azienda fondata dieci anni fa in Norvegia da ex dipendenti di Tandberg, azienda acquisita da Cisco nel 2010. Sebbene sia una realtà multinazionale, la sua sede è in Norvegia, cosa che offre alle aziende ulteriori garanzie sulla riservatezza dei dati e delle proprie comunicazioni, prese di mira dalle intromissioni di hacker di stato che arrivano da est e da leggi come il Cloud Act americano da ovest.

L’azienda ha più di 350 dipendenti, di cui la metà sono tecnici impiegati nella ricerca e sviluppo. Grazie a una rete di 300 partner distribuiti in 75 paesi arriva a servire 3.600 clienti con utenti in tutto il mondo. Tra i venti paesi in cui invece opera direttamente si è di recente aggiunta l’Italia, guidata dal responsabile commerciale Fabio Sambrotta, che nella conferenza stampa di lancio ha sottolineato come la complicazione introdotta dalla pluralità degli strumenti di videoconferenza adottata dalla pandemia (Teams, Zoom, Meet eccetera) sia destinata a peggiorare con il ritorno al lavoro in una modalità ibrida, con alcune persone che partecipano alle riunioni dall’ufficio, in sale attrezzate con i sistemi più vari, e altri partecipanti che invece si collegano da remoto.

Fabio Sambrotta, Regional Sales Manager di Pexip Italia

Fabio Sambrotta, Regional Sales Manager di Pexip Italia

“Nella maggior parte delle aziende non c’è un solo strumento di video comunicazione, ma due o addirittura tre (nel 62% dei casi). Spesso queste piattaforme non si parlano tra loro: i partecipanti sono forzati a usare più piattaforme, che devono essere gestite dalla funzione IT per assicurare servizio e governance. Pexip fa da collante, offrendo alta qualità audio e video, una collaborazione aperta e integrabile con diversi strumenti e protezione dei dati”, afferma Sambrotta.

Modalità di acquisto e installazione

È interessante notare che Pexip non impone di adottare il proprio software per la riunione (un’applicazione Web fruibile da browser che supportano la tecnologia WebRTC). Se l’azienda ha adottato Microsoft Teams, gli utenti possono utilizzarlo per partecipare a riunioni organizzate con gli strumenti più diversi, grazie all’integrazione realizzata da Pexip nell’infrastruttura backend.

Come abbiamo anticipato, il servizio può essere acquistato in modalità as-a-service sul cloud di Pexip, installato su public cloud (Azure, Google Cloud o AWS), su cloud privato oppure come installazione tradizionale on-premises, con licenza perpetua.

Nella roadmap di Pexip ci sono maggior integrazioni con le funzioni di collaborazione di Microsoft Teams, traduzione in tempo reale degli interventi e importanti miglioramenti nella latenza delle comunicazioni. In un test, Pexip è riuscita nell’impresa di far suonare un quattro musicisti da remoto (qui i video del test con e senza la tecnologia Ultra Low Latency di Pexip, che ancora però non fa parte delle soluzioni in commercio).

Il CEO di Pexip Odd Sverre Østlie ha annunciato che nel corso dell’estate sarà lanciato anche un piano pensato per aziende di dimensioni più piccole rispetto agli attuali clienti.