Zoom ha rinnovato la sua soluzione Whiteboard per farla funzionare su una più ampia varietà di dispositivi e applicazioni, tra cui browser, tablet o applicazioni desktop. Zoom Whiteboard si integra anche con Zoom Meetings e Zoom Rooms per dispositivi touch come DTEN D7 e Neat Board, con il supporto per Zoom Chat in arrivo.

Oded Gal, chief product officer di Zoom, ha affermato che l’aggiunta di funzionalità come Zoom Whiteboard alla sua piattaforma dovrebbe aiutare a supportare meglio i clienti nel loro percorso di adattamento ai nuovi modi di lavorare. “Zoom Whiteboard fornisce ai team la potenza della comunicazione continua in una soluzione facile da usare che fornisce uno spazio virtuale per collaborare prima, durante e dopo una riunione”, ha affermato Gal.

La versione aggiornata di Zoom Whiteboard è stata presentata per la prima volta sei mesi fa all’evento Zoomtopia 2021, ma è diventata disponibile solo ora per i clienti.

Cosa si può fare con Zoom Whiteboard?

Zoom Whiteboard funziona come uno strumento di collaborazione visiva, fornendo ai team in loco e remoti uno spazio per acquisire idee sia in tempo reale, sia in modalità asincrona. Le nuove funzionalità includono forme e connettori avanzati, aggiunta, trascinamento e rilascio di immagini, mentre note e messaggi “adesivi” possono essere utilizzati per evidenziare idee importanti.

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I nuovi canvas creati possono essere integrati nei flussi di lavoro esistenti in spazi video e riunioni e Zoom Whiteboard può essere condiviso internamente o esternamente con chiunque abbia un account Zoom, con la possibilità di esportare e salvare.

Wayne Kurtzman, direttore della ricerca IDC per i social e la collaborazione, ha affermato che questo aggiornamento rende Zoom più competitivo rispetto a prima. Questo strumento diventa infatti più utile e più facile da usare, creando al contempo contenuti persistenti che possono facilmente essere trasferiti tra dispositivi diversi.

“Invece di collegare i contenuti a una room per supportare i prodotti Zoom esistenti, i contenuti vengono “allegati” a una persona come proprietario dei contenuti. Questo è un approccio molto più incentrato sull’utente, senza dimenticare che la collaborazione visiva rimarrà un’area fondamentale per i fornitori per i prossimi anni”.

Come accennato da Kurtzman, Zoom non è l’unica piattaforma a lanciare o migliorare la sua tecnologia di whiteboarding nella corsa post-pandemia ai modelli di lavoro ibridi. Negli ultimi mesi infatti anche Box, ClickUp, Mural e BlueJeans, solo per citarne alcuni, hanno fatto annunci simili. Kurtzman ha affermato che l’improvvisa abbondanza di applicazioni di whiteboarding è un riconoscimento del successo di fornitori come Miro e Mural, che stanno rendendo la collaborazione sempre più orientata all’aspetto visivo.

“La collaborazione sta diventando sempre più visiva e le persone vogliono collaborare ed esprimere le proprie idee con la stessa facilità con la quale lo fanno nelle applicazioni consumer. La collaborazione visiva, come la collaborazione tradizionale, non è solo per uso interno e, grazie a essa, un buon community manager può far emergere il coinvolgimento di partner, clienti e team interni per migliorare sia l’esperienza del dipendente, sia quella del cliente”.