Appian World, l’evento di Appian tornato dal vivo nell’edizione 2022, sta evidenziando il valore del Low-Code per i programmi ambientali, sociali e di governance (ESG).

La conformità con i regolamenti, che sono in continua evoluzione, è centrale nei programmi ESG. Le indicazioni di sostenibilità sono oggi vincolanti per un sempre più alto numero di aziende.

Il workflow cresce esponenzialmente

Finora abbiamo dato troppo credito alla qualità dei nostri processi, senza considerare l’automazione. In ogni caso, che siano ancora cartacei, o digitali ma non ottimizzati, vengono oggi richieste qualità e scalabilità in tempi brevi: il low-code è un approccio che abilita queste tre caratteristiche e la chiave di tutto è il workflow.

In apertura di keynote Matt Calkins, Founder and CEO di Appian, ha citato alcuni numeri che l’azienda ha registrato l’anno scorso: 70 milioni di utenti, 4,5 miliardi di processi, +116% di community members, una customer retention oltre il 98%. E la progressione è esponenziale.

Appian, il data hub per l’impresa

“Tre sono gli elementi chiave di Appian: agilità, velocità, empowerment”, ha ripetuto Calkins. L’agilità viene erogata con semplicità dall’approccio low-code. La velocità è tanto maggiore quanto si conoscono i processi, una competenza molto spesso nelle mani di esperti di business ma non di sviluppatori.

L’empowerment è conseguenza di un cambiamento di paradigma: il low code è più semplice da usare ed è quindi ideale per tutti, sviluppatori o meno, sia giovani senza esperienza diretta, sia esperti che conoscono il problema ma abituati a una tecnologia precedente.

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L’adozione di questo paradigma è quindi una vera rivoluzione anche nella formazione e consente di comprendere rapidamente come mappare tecnologicamente un’attività scalabile e migliorarla continuamente.

La verità è nei dati, purché siano fruibili. Low-Code Data rende Appian un data hub per l’impresa, con sfruttamento e riuso dei dati aziendali: non solo data collect, ma anche data serve attraverso le API specifiche. LCD è stato adottato dal 37% degli utenti, ovvero da tutti quelli arrivati nel 2021 e da una buona parte di quelli già a bordo.

Accesso semplice come l’uso

“Appian è la prima piattaforma low-code realmente unificata ed end to end”, quindi, con accesso semplice grazie agli Appian Portals, che grazie a interfacce esterne mettono a disposizione i servizi della piattaforma senza richiedere il login. Una delle attività più recentemente aggiunta è il process mining, elemento del quale Computerworld si era occupato proprio ai suoi inizi. Attivare il process mining “è come fare una radiografia al passato, per nutrire il workflow, che invece è il futuro”. Le due componenti si alternano, attivando un ciclo continuo: l’uscita del mining diventa l’ingresso del flusso e via così.

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Nel settore finanziario, poi, quest’anno è stata lanciata la soluzione Connected KNY (Know your customer). Negli States, infine, Appian si è guadagnata la certificazione IL5 (Impact Level 5), necessaria per interagire con il cloud governativo. “La hanno in pochissimi e tra questi Microsoft, che non è un nostro concorrente”, sottolinea il CEO.

Poste Italiane accelera con Appian

Poste Italiane ha adottato la piattaforma Appian e si è calata nella nuova realtà tanto bene da vincere l’Impact Award nel 2022. “Siamo un’azienda fondata 160 anni fa, prima dell’unità d’Italia”, ha detto Luigi Migliaccio, Group Chief Customer Operations Officer in Poste Italiane. Il gruppo è recentemente entrato anche nel settore energetico.

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Poste aveva scelto Appian con la speranza di partire subito con grande velocità nello scrivere i nuovi processi, ma c’è voluto qualche tempo per padroneggiare la piattaforma. Ieri i processi non erano ben conosciuti e in alcuni casi ne era sopravvalutata l’efficienza. Oggi di tutti i passi c’è conoscenza: lo sviluppo di nuovi processi o il reengineering dei vecchi richiede in genere poche settimane, compreso il corretto trasferimento delle informazioni al personale.

“Ogni trasformazione richiede di considerare tre cose, ovvero processi, tecnologia e persone”, ha detto Migliaccio; “automatizzare un cattivo processo non migliora i risultati”.

Il low code è per tutti

Nonostante tante tecnologie, i numeri che registrano l’inadeguatezza della formazione occidentale sono sempre più sconfortanti. Secondo Morgan Stanley, c’è una carenza di 1,4 milioni di ingegneri di software professionale solamente negli Stati Uniti. La tecnologia low-code è una soluzione. Gartner registra che l’adozione del low code, che nel 2020 era del 25%, s’impennerà al 70% già nel 2025.

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In quest’ottica Appian ha annunciato #lowcode4all, un programma incentrato sull’accesso all’istruzione e alla certificazione low-code per promuovere l’avanzamento di carriera e le opportunità per la prossima generazione di sviluppatori low-code. Il programma gratuito accompagna i partecipanti idonei lungo un percorso chiaro per imparare la tecnologia low-code e completare l’esame Appian Certified Associate Developer. Appian mira a rilasciare almeno 1.000 borse di studio #lowcode4all già nel 2022.