Coursera e Udemy si fondono. L’obiettivo è la formazione per l’era dell’IA

Coursera e Udemy hanno annunciato un accordo di fusione destinato a segnare un punto di svolta nel settore dell’apprendimento online. L’operazione, valutata circa 2,5 miliardi di dollari, prevede l’acquisizione di Udemy da parte di Coursera tramite una transazione interamente in azioni. La chiusura è prevista nella seconda metà del prossimo anno ed è subordinata alle consuete approvazioni regolatorie e al via libera degli azionisti. Al di là delle tempistiche, il significato strategico dell’accordo è che due dei brand più riconoscibili dell’e-learning globale scelgono di unire le forze in una fase di profonda trasformazione del mercato.
Il contesto in cui nasce la fusione è tutt’altro che semplice. Sia Coursera, sia Udemy hanno registrato una crescita dei ricavi nel terzo trimestre del 2025, ma questo non è bastato a rassicurare gli investitori. I titoli di entrambe le società hanno infatti continuato a perdere valore, segnale di una fiducia indebolita nei confronti dei modelli di business dell’istruzione digitale sempre più competitivi e sotto pressione. La fusione viene quindi presentata come una risposta strutturale a queste difficoltà, con l’obiettivo di creare una piattaforma più solida e capace di generare benefici immediati e prospettive di crescita di lungo periodo.
Dal punto di vista industriale, l’operazione mette insieme due approcci complementari. Coursera ha costruito la propria identità attorno a università, istituzioni accademiche e grandi aziende, con corsi strutturati, certificazioni e percorsi professionali. Udemy, al contrario, ha puntato su un modello più aperto e flessibile, basato su un vastissimo catalogo di corsi creati da singoli istruttori e orientati alle competenze pratiche. La nuova entità intende valorizzare entrambe le anime, offrendo un ecosistema formativo che va dall’apprendimento accademico tradizionale al reskilling rapido richiesto dal mercato del lavoro.
I vertici delle due aziende hanno sottolineato come la fusione sia pensata per creare valore per tutti gli attori coinvolti. L’amministratore delegato di Udemy, Hugo Sarrazin, ha parlato di benefici concreti per studenti, clienti enterprise e docenti, oltre che di un significativo potenziale di crescita per gli azionisti. Una visione condivisa anche da Coursera, che vede nell’operazione un modo per rafforzare la propria posizione in un settore sempre più influenzato dall’evoluzione tecnologica.
Un ruolo centrale, infatti, è riservato all’intelligenza artificiale. Il mercato dell’e-learning sta crescendo anche grazie all’adozione di strumenti IA in grado di personalizzare i contenuti, ridurre i tempi di apprendimento e adattarsi ai ritmi degli utenti. Udemy ha appena lanciato una nuova esperienza di microlearning basata proprio su IA e pensata per offrire lezioni brevi e mirate a chi ha poco tempo. Coursera, dal canto suo, ha annunciato l’integrazione con l’ecosistema di ChatGPT di OpenAI e una partnership sui contenuti con Anthropic, segnalando una strategia chiaramente orientata all’IA generativa.
La fusione si inserisce inoltre in un momento in cui l’alfabetizzazione all’IA sta diventando un requisito essenziale nel mondo del lavoro. Sempre più offerte di impiego richiedono infatti competenze in questo ambito, con numerose aziende che dichiarano addirittura di non considerare candidati privi di queste conoscenze.
Secondo Greg Hart, CEO di Coursera, il mercato ha bisogno di piattaforme capaci di adattarsi con la stessa rapidità con cui cambiano le competenze richieste. In questo scenario, l’unione tra Coursera e Udemy mira a creare un punto di riferimento globale per la formazione continua, in grado di rispondere alle esigenze di individui e organizzazioni in un’economia sempre più guidata dall’intelligenza artificiale.
(Immagine in apertura: Shutterstock)

