Quando i superconsulenti escono dall’azienda dopo aver ridefinito processi e integrato soluzioni, comincia il duro lavoro quotidiano di gestire le infrastrutture e supportare le persone che devono utilizzare le nuove piattaforme software e i processi digitali.

È qui che comincia il lavoro di Innovaway, marchio nato nel 2014 per consolidare un gruppo di aziende controllate e acquisite a partire dal nucleo originario Cesaweb fondato a Napoli nel 1998. Il gruppo, che oggi conta circa 800 dipendenti di cui una buona metà tutt’ora in Campania e con avamposti internazionali in Albania, Romania e Stati Uniti, si avvia a chiudere l’anno con un fatturato attorno ai 60 milioni di euro con clienti di primo piano e con impronta nei settori bancario, retail, fashion, luxury e della pubblica amministrazione.

Tutto ciò, Innovaway lo fa principalmente svolgendo un compito che il direttore generale Antonio Burinato definisce come quello degli operai della digital transformation, usando l’espressione inglese blue collar. “La nostra prima vocazione è quella del servizio al cliente, che passa anche attraverso il lavoro di supporto alle persone dell’azienda per fare in modo che possano raggiungere il massimo dei benefici dalle soluzioni digitali adottate”, spiega il manager.

Innovaway cambia pelle

Antonio Burinato, Direttore Generale di Innovaway

Antonio Burinato, Direttore Generale di Innovaway

Con questo caposaldo, Innovaway sta affrontando un periodo di transizione che la sta portando a entrare anche nella fase di disegno dei nuovi progetti, soprattutto quelli basati sull’intelligenza artificiale, per la quale offre un approccio pragmatico.

Facendo leva sulla conoscenza dei processi e delle criticità affrontate dal personale, può identificare quegli ambiti in cui chatbot e LLM possono fornire un supporto concreto agli operatori, invece di puntare a grandi progetti di automazione totale in cui spesso le ambizioni di riduzione dei costi del top management si scontrano con la realtà operativa, perché l’IA non sempre fornisce le risposte deterministiche necessarie a raggiungere una completa automazione.

Un primo riconoscimento del nuovo ruolo di Innovaway è arrivato con il premio speciale nella categoria Sanità ai Digital Innovation Forum ComoLake Awards 2025 per il progetto INFANT (INFrastructure for a PediAtric ONcology NeTwork), realizzato da Innovaway con l’Università di Napoli Federico II. INFANT è una rete che connette tutti gli attori dell’oncologia pediatrica per abilitare la condivisione sicura dei dati clinici, la collaborazione tra strutture territoriali e grandi centri, supportare le decisioni cliniche con analytics e intelligenza artificiale e ottimizzare i trattamenti.

Resilienza e Cybersecurity: proteggere la continuità operativa

La pervasività del digitale ha reso i sistemi informatici critici quanto l’energia elettrica. La missione di Innovaway sul tema è focalizzata sul garantire ai clienti la business continuity.

Un esempio emblematico è il progetto di messa in sicurezza dei backup per l’ambiente sanitario della Regione Lombardia, realizzato in partnership con Rubrik. Questa soluzione crea backup “immutabili” che impediscono la propagazione di malware, garantendo un’ultima, fondamentale linea di difesa per il ripristino delle operazioni in caso di incidente.

L’ambizione è chiara: raddoppiare il fatturato puntando a un orizzonte di 100 milioni di euro, principalmente tramite crescita organica. Le acquisizioni sono contemplate, ma solo se sinergiche con il modello di business, escludendo mercati con dinamiche complesse come quello delle Telco. “Sulle acquisizioni non siamo di bocca buona”, commenta Burinato.

Un elemento distintivo rimane il forte legame con la ricerca e sviluppo. Collaborando con università e partner su progetti sperimentali, l’azienda utilizza la ricerca come un’antenna per l’innovazione, trasferendo i modelli testati (ad esempio, nel traffico intelligente) ai servizi offerti ai clienti.

Innovaway si prepara quindi ad affrontare il futuro investendo sulla propria identità, sulla specializzazione e sulla capacità di agire come partner strategico.