L’Ericsson Mobility Report evidenzia quanto l’Italia si stia perdendo senza 5G Standalone

Il 2025 si sta rivelando un anno di netta accelerazione per il 5G Standalone (5G SA), la versione completamente indipendente della rete 5G che abilita servizi avanzati e una qualità della connettività nettamente superiore rispetto alle implementazioni Non-Standalone del passato. L’ultimo Ericsson Mobility Report evidenzia che non solo cresce il numero di operatori che hanno avviato reti 5G SA, ma che aumenta in modo sostanziale anche l’adozione del network slicing, la tecnologia cardine che permette di offrire “reti su misura” in base alle esigenze specifiche di utenti e aziende.
Oggi sono oltre 90 gli operatori nel mondo che hanno lanciato o avviato in modalità preliminare il 5G Standalone, con un incremento di circa 30 realtà rispetto all’anno precedente. Un ritmo di crescita che conferma come il 5G SA sia ormai percepito come una componente fondamentale per la differenziazione dei servizi e per la competitività del settore telecom.
I benefici del 5G standalone non stanno però ancora interessando l’Italia, visto che al momento l’unico operatore nazionale che ha annunciato l’attivazione della prima rete 5G standalone (attesa tra l’altro solo nel 2026) è WindTre. Una situazione, che si spera possa subire una sterzata decisiva già a partire dal prossimo anno, che per ora pone l’Italia come fanalino di cosa in Europa, considerando che Regno Unito, Germania, Grecia, Svezia, Francia e Spagna hanno già messo in piedi una struttura 5G standalone.
Network slicing: da sperimentazione a business reale
Se l’infrastruttura 5G SA è il motore, il network slicing rappresenta il suo utilizzo più strategico. La possibilità di dedicare porzioni di rete a specifiche applicazioni con SLA garantiti e qualità calibrata in base al servizio sta rapidamente passando dalla fase pilota a una proposta commerciale concreta.
I ricercatori di Ericsson contano 118 casi di utilizzo del network slicing distribuiti su 56 operatori. Ciò che appare più significativo è che 65 di questi casi non sono semplici proof of concept ma servizi commerciali attivi tra offerte in abbonamento, pacchetti premium per consumatori, servizi con priorità di rete per applicazioni aziendali, o ancora soluzioni dedicate all’industria 4.0.
Ben 21 di questi servizi sono stati lanciati nel solo 2025, a testimonianza di un mercato che sta iniziando a riconoscere il valore di una connettività differenziata e non più basata esclusivamente sul volume di dati. Come sottolinea Erik Ekudden, CTO di Ericsson, “gli operatori stanno passando da un modello di vendita centrato sul traffico a uno orientato a servizi ad alto valore aggiunto, grazie alle capacità uniche del 5G Standalone”.
Un nuovo orizzonte di previsione: 2031 e l’avvicinarsi del 6G
Il Mobility Report estende inoltre la finestra previsionale fino al 2031, includendo per la prima volta le possibili tempistiche del 6G. Basandosi sui cicli storici delle precedenti generazioni mobili, gli analisti stimano che i primi lanci commerciali del 6G arriveranno nei mercati più avanzati entro l’inizio del prossimo decennio.
Secondo le stime, entro il 2031 ci saranno 180 milioni di abbonamenti 6G, una cifra destinata a salire ulteriormente con la diffusione di dispositivi IoT dotati di capacità IA integrate. I tempi di adozione potrebbero anticiparsi rispetto alle generazioni precedenti, soprattutto se i grandi operatori globali decideranno di accelerare la transizione tecnologica.
Per l’Europa, tuttavia, si prevede un ritardo di circa un anno rispetto ad altre regioni, causato principalmente dal rallentamento accumulato nel rollout del 5G Standalone.
La crescita del 5G: abbonamenti, copertura e traffico dati
Il 5G continua la sua corsa e si avvia a raggiungere 2,9 miliardi di abbonamenti entro la fine del 2025, pari a circa un terzo del totale delle SIM attive nel mondo. È un incremento di 600 milioni in un solo anno, dovuto in particolare alla rapida espansione in Paesi come Cina e India. Dal punto di vista della copertura, il 2025 ha aggiunto 400 milioni di persone alla platea globale in grado di accedere alla rete 5G. Entro la fine dell’anno, circa la metà della popolazione mondiale al di fuori della Cina avrà accesso a una copertura 5G.
Significativo anche il dato sul traffico mobile, che tra il Q3 2024 e il Q3 2025 è aumentato del 20% superando le aspettative. Secondo le previsioni, crescerà in media del 16% ogni anno fino al 2031 ed entro il 2025, il 5G gestirà il 43% del traffico dati globale, una quota destinata a salire all’83% entro il 2031.
Fixed Wireless Access: il 5G come alternativa alla fibra
Il Fixed Wireless Access (FWA) continua a rappresentare una delle applicazioni più dinamiche del 5G. Le previsioni indicano che entro il 2031 1,4 miliardi di persone accederanno alla banda larga tramite FWA e nel 90% dei casi saranno connessioni abilitate dal 5G. Oggi esistono già 159 fornitori FWA su rete 5G, pari al 65% del totale globale, e in un anno gli operatori che differenziano i prezzi in base alla velocità (Immagine in apertura: Shutterstock)sono passati dal 43% al 54%.
(Immagine in apertura: Shutterstock)

