Nextcloud ha annunciato l’ampliamento della collaborazione con i partner lanciando un programma di partnership di nuova concezione che potenzia in modo significativo le attività congiunte con i partner, semplifica i processi e promuove un’ulteriore espansione internazionale.

Il nuovo programma diviso in tre tier (Silver, Gold e Platinum) offre alle aziende e al settore pubblico l’accesso a tecnologie sovrane da fornitori affidabili e servizi locali, consentendo loro di migliorare la resilienza e ridurre la dipendenza dalle grandi aziende tecnologiche. Il rafforzamento del canale fa parte dell’impegno recentemente annunciato da Nextcloud di investire 250 milioni di euro nella sovranità digitale entro il 2030.

“La sovranità digitale è un compito comune. Ecco perché non vogliamo semplicemente creare un altro programma di partnership, ma piuttosto un ecosistema che si impegni a raggiungere questo obiettivo e che collabori per rendere le organizzazioni di tutto il mondo più indipendenti e resilienti” afferma Frank Karlitschek, CEO e fondatore di Nextcloud.

La domanda di Nextcloud è triplicata a livello globale rispetto allo scorso anno. System integrator e aziende di servizi IT registrano infatti un flusso costante di richieste per soluzioni capaci di ridurre la dipendenza da un ristretto numero di grandi aziende tecnologiche. Attraverso il programma di Nextcloud, i partner hanno l’opportunità di ampliare il proprio portafoglio con una soluzione che garantisce la sovranità dei dati, beneficiando al tempo stesso delle opportunità commerciali offerte da questa tendenza in forte crescita.

Il programma partner di Nextcloud

Il programma partner di Nextcloud

Il programma partner promuoverà anche l’espansione internazionale di Nextcloud. “Stiamo riscontrando interesse da quasi tutte le aree del mondo. Questo rende ancora più importante per noi avere esperti locali in grado di supportare i clienti nel loro percorso verso la sovranità digitale”, afferma Karlitschek e aggiunge: “Non si tratta solo di vendere di più, ma di rendere disponibili ovunque alternative reali alle grandi aziende tecnologiche”.

Negli ultimi mesi, Nextcloud ha investito in un team di marketing dedicato e in risorse di vendita proprio per supportare i propri partner di canale e, oltre a software e componenti di integrazione scalabili e pronti all’uso, i partner ricevono anche opzioni su misura per la migrazione, l’implementazione, il ridimensionamento e il supporto, riducendo lo sforzo necessario per aiutare i loro clienti a iniziare.

Frank Karlitschek, CEO e fondatore di Nextcloud

Frank Karlitschek, CEO e fondatore di Nextcloud

Per quanto riguarda invece il piano di investimento di 250 milioni di euro (Sovereignty 2030), Nextcloud intende promuovere la sovranità digitale in Europa. Secondo Karlitschek, l’Europa non può più attendere i tempi della politica: “Serve un approccio dal basso, guidato dal settore privato, per costruire la nostra indipendenza economica e digitale. La vera chiave sarà investire nelle persone, nelle competenze e nell’educazione”.

Il piano Sovereignty 2030 si articola su quattro pilastri strategici. Il primo riguarda le persone e la ricerca, con l’obiettivo di aumentare di sette volte la forza lavoro globale e accelerare l’innovazione in ambito sicurezza, intelligenza artificiale, scalabilità e nuove funzioni per la produttività. Il secondo pilastro è la costruzione di un ecosistema sovrano, ampliando la rete di partner e promuovendo soluzioni interoperabili e sicure per imprese e pubbliche amministrazioni, anche grazie alla partecipazione alla EuroStack Foundation.

Il terzo asse prevede iniziative educative e di sensibilizzazione su privacy, sicurezza e open source, mentre il quarto punta a rafforzare la community globale open source, offrendo formazione, documentazione e supporto logistico ai contributori.