Si è concretizzato ieri l’accordo siglato lo scorso anno da Cineca con Lenovo per l’installazione di un nuovo sistema di High Performance Computing (HPC) destinato alla comunità scientifica per la ricerca sull’energia da fusione. Il supercomputer chiamato Pitagora è in grado di effettuare circa 27 milioni di miliardi di operazioni al secondo (27 PFlop/s) con una elevata efficienza energetica ed è stato installato nel data center Cineca di Casalecchio di Reno (Bologna).

Finanziato con 28 milioni di euro dal Consorzio europeo EUROfusion e gestito in collaborazione con ENEA, Pitagora è dedicato principalmente alla simulazione numerica della fisica del plasma e all’analisi strutturale di materiali avanzati per la fusione nucleare. Il calcolo ad alte prestazioni fornito da Pitagora, potenziato anche da 1.3 EXAFlop di capacità AI, è indispensabile per validare i risultati sperimentali ottenuti dal progetto ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) per la fusione nucleare e per rendere possibile la progettazione della futura centrale elettrica a fusione DEMO.

Il sistema Lenovo Neptune Direct Water-Cooling

Il sistema Lenovo Neptune Direct Water-Cooling

La partnership con Lenovo riguarda la tecnologia di raffreddamento a liquido Neptune Direct Water-Cooling, che consente di dissipare fino al 98% del calore prodotto dal supercomputer mantenendo la temperatura delle CPU a valori in grado di garantire la massima frequenza di funzionamento e che permette di ridurre il consumo di elettricità per il raffreddamento del sistema a valori inferiori fino al 40%, garantendo un’efficienza operativa PUE (Power Usage Effectiveness) attorno a 1.1.

Oltre al sistema Lenovo per il raffreddamento a liquido, i componenti chiave di Pitagora comprendono 20 PB (Petabyte) di spazio di archiviazione ibrida e 670 GPU NVIDIA H100 per un totale 260.000 core e di oltre 1000 server di calcolo.

Alessandro de Bartolo, Infrastructure Solutions Group Italy di Lenovo, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di contribuire con la nostra tecnologia a una sfida così ambiziosa e strategica come la ricerca sull’energia da fusione. Il supercomputer Pitagora rappresenta non solo un traguardo tecnologico, ma anche un simbolo dell’impegno di Lenovo nel sostenere la comunità scientifica italiana ed europea verso un futuro energetico più pulito e sostenibile. In un’epoca in cui la complessità delle sfide scientifiche cresce esponenzialmente, l’HPC offre la potenza necessaria per simulare, modellare e analizzare fenomeni che, altrimenti, richiederebbero tempi e risorse pressoché infinite.”