Biffi (Assolombarda): la guerra commerciale si può vincere aumentando la competitività

Il “Forum della competitività” organizzato l’8 settembre da Assolombarda in collaborazione con A2A è stata l’occasione per fare il punto sull’argomento che ha tenuto maggiormente banco in questi primi mesi , ovvero i nuovi dazi introdotti dall’amministrazione americana, e la conseguente guerra commerciale.
Va innanzitutto evidenziato quanto affermato da Alvise Biffi, Presidente di Assolombarda, ricordando che ci troviamo di fronte a uno scenario geopolitico estremamente complesso, che richiede risposte straordinarie: “L’accordo sui dazi ha posto fine all’incertezza ma non alla preoccupazione: il rischio è che le esportazioni globali dell’Italia subiscano un calo oltre l’1%; per Confindustria, potrebbero avere un costo fino a 23 miliardi di euro. L’Europa non sta giocando la partita sulla competitività: occorre investire subito grandi risorse in innovazione e IA”
In ottica strategica per minimizzare gli effetti negativi dell’introduzione dei dazi, prosegue Biffi, “diventa vitale, per le imprese, rafforzare i rapporti con nuove aree di crescita come l’India, il Golfo Persico, l’Australia, il Canada e il Mercosur: solo quest’ultimo ha un mercato con un bacino di 720 milioni di consumatori”.
E sempre secondo il Presidente di Assolombarda “l’unico modo per tornare in gioco è fare un piano europeo per investire subito grandi risorse in innovazione e soprattutto IA, che è la tecnologia del prossimo secolo. Serve un’Europa unita, con politica e imprese impegnate nella stessa direzione per salvaguardare la nostra competitività”.
Nel corso dell’evento sono intervenuti Joseph Stiglitz, economista e Premio Nobel per l’Economia, con il discorso intitolato «The world is facing a reality check: how to rethink global competitiveness» e Alessandra Ghisleri, sondaggista e Direttrice di Euromedia Research, secondo cui le imprese che sapranno leggere i segnali del cambiamento, investire in innovazione e diversificare le proprie attività saranno le più preparate ad affrontare le sfide future.
Tra le aree di investimento citate da Ghisleri, l’IT e l’AI si confermano i settori con buoni investimenti. Secondo l’International Business Report (Ibr), L’IT resta l’area di investimento principale in cui il 68% dei leader aziendali globali (63% in Europa e 52% in Italia) prevede di aumentare la spesa nei prossimi 12 mesi. L’IA, invece, rappresenta la categoria dove si concentreranno maggiormente gli investimenti.
ISTAT conferma questo trend con l’adozione di soluzioni IA che è passata dal 5% al 8,2% delle imprese con almeno 10 addetti dal 2023 al 2024. Le grandi imprese sono più propense (1 su 3 già utilizza IA) rispetto alle PMI, dove il gap persiste rispetto alla media UE del 13,5%.
E infine quasi a rispondere a stretto giro di posta all’appello di Assolombarda oggi nel suo discorso sullo Stato dell’Unione Ursula Von del Leyen ha richiamato proprio la competitività come la chiave necessaria per tutelare il lavoro in Europa.