Con l’aggiunta di IA e Postgres alla data platform, Snowflake vuole sedurre aziende e PA italiane

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In casa Snowflake sono diverse le novità avvenute nell’ultimo anno. Si va da un rinnovamento del management e una rifocalizzazione della filiale italiana, ai numerosi annunci avvenuti durante lo Snowflake Summit 2025 tenutosi il mese scorso a San Francisco. La Country Manager italiana Marika Lilla e Luigi Locatelli, Partner Sales Director, hanno discusso i temi più importanti nel corso di un incontro con la stampa.

Marika Lilla, Country Manager Italia di Snowflake
“Abbiamo affrontato una ricostruzione della squadra per allineare il nostro go-to market alle rinnovate necessità dell’azienda e del paese Italia, che negli ultimi anni ha visto una forte evoluzione nell’adozione del cloud, inizialmente lenta per diverse ragioni”, afferma Lilla, che prosegue: “In molte aziende l’IT è costruita ‘a cipolla’, con strati di tecnologie che si sono affastellate nel corso degli anni, alcune delle quali apparentemente inamovibili e con costi di trasformazione e manutenzione importanti. Snowflake vuole aiutare i clienti a creare un’ossatura di dati che segue la strategia dati dell’azienda, che sia in grado di eliminare le barriere tra tutti questi silos”.
Fondata nel 2012, Snowflake si è affermata tra principali attori nel mercato delle data platform-as-a-service. Con un’architettura cloud-native disponibile sui tre principali hyperscaler (AWS, Azure e Google Cloud Platform), si propone come soluzione flessibile per scenari di data warehousing, data lake, data science e condivisione sicura dei dati tra organizzazioni, con un’enfasi su semplicità, efficienza e affidabilità, anche per quanto riguarda gli aspetti di governance del dato.
I settori prioritari per l’Italia, e non solo
Tutti aspetti che – insieme alla possibilità di creare dei Marketplace per la condivisione sicura dei dati tra organizzazioni diverse – possono risultare molto interessanti per il mondo del Finance e la pubblica amministrazione, anche se per un’adozione in alcuni ambienti pubblici regolamentati manca ancora un bollino: la lista di certificazioni di sicurezza è lunga, ma quella di livello 2 di ACN è attesa per la fine dell’anno.

Luigi Locatelli, Partner Sales Director Italia di Snowflake
Oltre alla PA e Finance, i settori su cui l’azienda concentrerà le proprie energie sono quello dell’energy, farmaceutico e retail, con una strategia che “vista la specificità del mercato italiano, non può non passare da una rete di partner, che sono principalmente system integrator globali e locali, specialisti di data strategy e data engineering e ovviamente i cloud provider”, afferma Locatelli, sottolineando con una punta di orgoglio che tra i 36 partner che hanno presentato i primi casi d’uso di Openflow (ne parliamo più avanti), tra molti colossi globali del settore c’era anche un system integrator locale italiano.
I temi principali del summit
Tra gli obiettivi dell’azienda c’è la cosiddetta “democratizzazione del dato”, cioè permettere che il dato possa essere condiviso tra tutti gli utenti che possono trarne un valore, dall’analisi o dalla combinazione con altri dati e servizi, pur garantendo l’ownership e il controllo del titolare su tutto il ciclo di vita, anche attraverso il già citato Data Marketplace. Democratizzazione che oggi è sempre più accentuata anche dall’utilizzo della IA generativa: “Se gli utenti finali non tecnici sono in grado, in linguaggio naturale, di fare delle domande a uno strumento che risponde sulla base di criteri di sicurezza, governance e compliance preimpostati, si rompono le barriere tra business e IT e il time to market si riduce in maniera importante”, commenta Lilla.
La piattaforma Snowflake Intelligence, che sarà presto in anteprima pubblica, già include i principali modelli open, ma è possibile integrarne altri che possono interagire con i dati del cliente senza che questi lascino la piattaforma.
Dedicato invece agli specialisti è Data Science Agent, che sarà reso disponibile ad alcuni utenti in anteprima privata. Si tratta di un agente AI che promette di aumentare la produttività dei data scientist automatizzando le attività di routine per lo sviluppo di modelli di machine learning, come l’analisi e la preparazione dei dati, l’ingegnerizzazione delle funzionalità e l’addestramento.
Openflow è invece un servizio per l’ingestione di dati multimodali, statici o in streaming, che permette di collegarsi a qualsiasi fonte e architettura di dati, unificando dati, metadati e formati, per abilitare velocemente innovazioni basate sull’intelligenza artificiale.
Disponibile al pubblico la seconda generazione di Standard Warehouse, che gira su hardware più potente con prestazioni analitiche più che raddoppiate, mentre è in public preview Snowflake Adaptive Compute, che permette di aumentare le prestazioni di calcolo a parità di costo.
Pochi giorni prima dell’evento è stata anche annunciata l’acquisizione di Crunchy Data, azienda che sviluppa soluzioni open source basate su PostgreSQL, e che porterà a breve al rilascio di Snowflake Postrgres, integrando i dati transazionali all’interno della AI Data Cloud unificata in modo più semplice per gli sviluppatori e più sicuro dal punto di vista della governance del dato.