Via libera dell’antitrust USA all’acquisizione di HPE/Juniper

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DoJ) ha dato il via libera all’acquisizione di Juniper Networks da parte di HPE per 14 miliardi di dollari, rimuovendo l’ultimo grande ostacolo normativo all’operazione. L’annuncio, arrivato in via ufficiale nel fine settimana, segna un importante punto di svolta nel panorama del networking globale, specialmente per quanto riguarda l’integrazione tra soluzioni IA e infrastrutture di rete.
La decisione del DoJ è subordinata a due condizioni chiave:
- HPE dovrà dismettere la sua linea di prodotti Instant On, specializzata in soluzioni Wi-Fi per uffici distaccati e campus
- HPE dovrà mettere all’asta i diritti di licenza sul codice sorgente di AI Ops for Mist, una delle piattaforme intelligenti sviluppate da Juniper per l’automazione della gestione di rete.
Questi compromessi sono stati giudicati sufficienti per eliminare i timori di concentrazione eccessiva nel mercato e consentire una concorrenza leale, in particolare nel settore delle soluzioni intelligenti per l’automazione della rete.
HPE ha accolto con favore la decisione. In un comunicato ufficiale, il CEO Antonio Neri ha dichiarato che l’unione con Juniper favorirà una maggiore competizione a livello globale nel mercato del networking, oltre a rappresentare una spinta decisiva per la crescita di HPE nei settori chiave del data center AI-driven, dei service provider e del cloud. Il messaggio rivolto agli azionisti è chiaro: questa acquisizione rappresenta un’accelerazione strategica verso un futuro dominato dall’intelligenza artificiale nelle reti.
Attualmente, Juniper registra un fatturato annuo di circa 5,07 miliardi di dollari, posizionandosi dietro ad Arista Networks (7 miliardi) e molto lontana dal colosso Cisco, che guida il mercato con oltre 53 miliardi. A questi si aggiunge il peso crescente di Nvidia, che con i suoi 15 miliardi di ricavi annuali da soluzioni di rete sta rapidamente scalando le gerarchie del settore. HPE, dal canto suo, non fornisce cifre dettagliate sulla divisione networking, ma nel 2024 il segmento Intelligent Edge (dove rientrano molte delle sue attività in questo ambito) ha generato 4,5 miliardi di dollari, in calo di 852 milioni rispetto all’anno precedente.
Combinando i rispettivi punti di forza, HPE e Juniper potrebbero generare insieme circa 10 miliardi di dollari di ricavi annuali nel networking, diventando così il terzo player più importante nel mercato dei data center, dietro Cisco e Nvidia.
Ma la competizione non si gioca soltanto sui numeri. La sfida del futuro sarà conquistare la leadership nell’applicazione dell’AI alla gestione di rete. HPE, che già la scorsa settimana ha illustrato il proprio piano per introdurre l’automazione IA sulla gamma Aruba, punta chiaramente a cavalcare la crescita dell’intelligenza artificiale anche in ambito enterprise, cloud e telecomunicazioni. La piattaforma di Juniper, Mist AI, rappresenta un tassello fondamentale di questa strategia, con la sua capacità di analizzare grandi volumi di dati di rete in tempo reale e ottimizzare automaticamente le performance.
L’operazione tra HPE e Juniper, annunciata inizialmente nel gennaio 2024, non è però ancora del tutto conclusa. Il Dipartimento di Giustizia ha concesso 180 giorni per completare la vendita della divisione Instant On e resta ancora da completare il processo di integrazione legale, finanziaria e organizzativa. Come spesso accade in fusioni di questa portata, i prossimi passi prevedono una riorganizzazione della leadership, possibili tagli del personale per evitare sovrapposizioni e la definizione di una roadmap condivisa per unificare le linee di prodotto.
Il risultato finale sarà un gruppo rafforzato e altamente competitivo, pronto a sfidare i colossi del settore con una proposta che unisce routing, switching e wireless, supportata da soluzioni AI all’avanguardia per ogni tipo di rete: aziendale, cloud e carrier.
(Immagine in apertura: Shutterstock)