In uno scenario in cui il 67% delle aziende italiane fatica a trasferire internamente il proprio know-how, il rischio di perdere valore organizzativo sotto forma di conoscenza mal gestita o dispersa è oggi più alto che mai. Con l’ingresso massivo dell’IA nei processi aziendali, questa fragilità rischia di amplificarsi: le macchine possono imparare, ma solo se le aziende sanno dove e come conservano il proprio sapere.

Per rispondere a questa sfida, Aryanna, l’unica azienda in Italia specializzata in servizi di consulenza e soluzioni integrate per il Knowledge Management, ha ideato il Knowledge Value Score (KVS), il primo strumento gratuito pensato per aiutare le organizzazioni a misurare quanto vale la propria conoscenza, come viene gestita e dove è possibile migliorarla.

Misurare ciò che non si vede: come funziona KVS

Spesso la conoscenza aziendale viene data per scontata, ma è un patrimonio intangibile che include contenuti, competenze, processi e strumenti che permettono alle persone di lavorare bene, partendo dai manuali e dai documenti interni fino alla cosiddetta knowledge tacita, quella non codificata che risiede nella testa delle persone “esperte”.

Aryanna

Il Knowledge Value Score consente a ogni organizzazione di ottenere una prima autovalutazione su tre aree chiave:

  • Knowledge Base: quanto sono accessibili, aggiornati e centralizzati i contenuti interni?
  • Tecnologie: gli strumenti digitali usati sono adatti alla gestione e diffusione della conoscenza?
  • Formazione: si investe nella crescita delle persone che gestiscono la conoscenza e contribuiscono a farla circolare?

In pochi minuti, il questionario restituisce uno score personalizzato, una valutazione per ciascuna area e una serie di suggerimenti pratici per evolvere il proprio sistema di Knowledge Management.

L’iniziativa non si ferma al singolo questionario. I risultati raccolti nel corso del 2025, in forma aggregata e anonima, daranno infatti vita al primo Osservatorio italiano sulla conoscenza aziendale curato da Aryanna. L’obiettivo è offrire al mercato e alle istituzioni una fotografia reale del grado di maturità delle imprese italiane su questo tema cruciale, oggi ancora poco monitorato.

(Immagine in apertura: Shutterstock)