Gartner ha pubblicato i risultati dell’edizione 2025 della sua Global Supply Chain Top 25, la classifica annuale che premia le aziende leader nella gestione delle catene di fornitura, individuando le principali tendenze che ne hanno sostenuto le performance. Al vertice si conferma Schneider Electric, che mantiene la prima posizione per il terzo anno consecutivo, mentre NVIDIA continua la sua ascesa conquistando il secondo posto e consolidando così il proprio ruolo tra i protagonisti dell’innovazione nella supply chain globale. A saltare all’occhio è anche la presenza, nelle prime dieci aziende, di cinque big tech, visto che a Schneider Electric e NVIDIA, si sommano Cisco Systems, Microsoft e Lenovo.

Secondo Simon Bailey, VP Analyst della practice Supply Chain di Gartner, “i leader di quest’anno si distinguono integrando le più recenti innovazioni in ambito IA, sviluppando operazioni autonome e gestendo responsabilmente le risorse.” I casi virtuosi emersi dalla classifica mostrano chiaramente come la sostenibilità venga sempre più legata a risultati di business concreti, come l’ottimizzazione dei costi e la mitigazione dei rischi. In quest’ottica, stanno assumendo particolare rilevanza le strategie avanzate di gestione idrica e innovazione circolare.

Schneider Electric ha avviato un nuovo programma di trasformazione triennale articolato su quattro pilastri fondamentali: persone, pianeta, clienti e performance. In particolare, l’azienda ha accelerato l’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale nelle sue operazioni di automazione industriale. Un aspetto distintivo del modello Schneider è il coinvolgimento diretto dei dipendenti nella definizione di casi d’uso per l’IA, guidati dai leader della supply chain nel selezionare le aree prioritarie su cui applicare le nuove tecnologie per massimizzare il valore per il cliente, i ricavi e la produttività. Questo approccio garantisce un perfetto equilibrio tra innovazione bottom-up e orientamento strategico.

Accanto alla classifica principale, Gartner riconosce ogni anno un ristretto gruppo di aziende nella categoria “Masters”, che premia l’eccellenza di lungo periodo. Per entrare in questa élite, un’azienda deve essere tra le prime cinque della classifica complessiva per almeno sette degli ultimi dieci anni. Nel 2025, Amazon, Apple, Procter & Gamble e Unilever mantengono il proprio status di “Masters”, confermando una leadership consolidata nella gestione globale delle supply chain.

Le tre macro tendenze che stanno ridefinendo la supply chain

L’analisi Gartner 2025 mette in evidenza tre grandi trend che stanno guidando la trasformazione delle migliori supply chain globali: l’affermazione dell’intelligenza artificiale agentica, l’evoluzione verso operazioni autonome e il crescente impegno verso la gestione responsabile delle risorse idriche.

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L’ascesa dell’AI agentica

Mentre le aziende continuano a integrare l’intelligenza artificiale nelle proprie supply chain, il prossimo salto tecnologico arriva sotto forma di agentic AI. Evoluzione naturale dell’intelligenza artificiale generativa, l’AI agentica combina la capacità creativa del GenAI con le logiche decisionali tradizionali, permettendo ai sistemi di prendere decisioni autonome e intraprendere azioni senza supervisione costante da parte dell’uomo. Questo approccio consente l’esecuzione di compiti complessi in ambienti dinamici e incerti, aumentando l’efficienza e la reattività delle supply chain.

Le applicazioni dell’AI agentica spaziano su numerose funzioni operative, dalla previsione dinamica della domanda, alla selezione automatizzata dei fornitori, fino all’ottimizzazione continua dei percorsi logistici in tempo reale.

Dall’automazione alle operazioni autonome

La differenza tra automazione tradizionale e operazioni autonome sta diventando sempre più marcata. Se l’automazione tradizionale gestisce singoli processi isolati, le operazioni autonome coordinano in modo sincronizzato più attività, migliorando sensibilmente produttività e resilienza. Questi sistemi autonomi sono già impiegati in numerose aree della supply chain, dalla produzione completamente automatizzata, alla gestione dei magazzini, fino alla pianificazione operativa e al customer service automatizzato.

L’autonomia operativa permette di ridurre il carico di lavoro manuale, migliorare la sicurezza (limitando l’esposizione umana in ambienti rischiosi), mantenere coerenza nelle decisioni e ridurre i colli di bottiglia derivanti dalla carenza di personale qualificato.

La gestione responsabile dell’acqua diventa strategica

In parallelo al progresso tecnologico, i leader della supply chain stanno ponendo crescente attenzione alla gestione sostenibile delle risorse naturali, in particolare dell’acqua, ormai considerata un asset strategico a livello industriale e geopolitico. L’acqua gioca un ruolo critico in diversi settori, dall’agricoltura alla manifattura fino ai data center, dove è indispensabile per il raffreddamento delle infrastrutture IT.

Le aziende del Top 25 si distinguono per l’adozione di strategie evolute di water stewardship, integrando la gestione idrica nelle decisioni di localizzazione dei siti produttivi, progettazione della supply chain e valutazione dei rischi operativi. Attraverso l’analisi delle fonti idriche disponibili, la mappatura degli scarichi e l’adeguamento ai requisiti normativi, queste aziende non solo riducono il proprio impatto ambientale, ma rafforzano anche la resilienza complessiva delle proprie catene di approvvigionamento.

(Immagine in apertura: Shutterstock)