Oggi OpenAI ha lanciato nei giorni scorsi un’anteprima di Codex, un agente AI di software engineering basato su cloud e integrato in ChatGPT che può lavorare su molti compiti in parallelo, senza impedire all’utente di continuare a utilizzare il proprio computer o browser mentre l’agente è in esecuzione.

Codex è in grado di svolgere attività per l’utente, come scrivere nuove funzionalità, rispondere a domande sul codice, correggere bug e proporre pull request per la revisione in un tempo compreso tra uno e trenta minuti; ogni attività viene eseguita in un ambiente isolato nel cloud e preconfigurato con il proprio repository.

Codex, in pratica, è il primo agente di OpenAI ottimizzato per il software engineering e l’azienda lo ha già testato esternamente con Cisco, Temporal, Superhuman e Kodiak, che lo utilizzano per effettuare rilasci più velocemente, rifattorizzare i codebase e scrivere test di qualità superiore.

Codex ChatGPT

Codex si basa su codex-1, una versione di OpenAI o3 ottimizzata per il software engineering. È stato addestrato tramite reinforcement learning su compiti di programmazione reali in diversi ambienti, con lo scopo di generare codice che rispecchi da vicino lo stile umano e le preferenze tipiche delle pull request, segua con precisione le istruzioni e sia in grado di eseguire iterativamente i test fino a ottenere un risultato positivo.

OpenAI ha iniziato il rollout di Codex per gli utenti di ChatGPT Pro, Enterprise e Team, mentre il supporto per i piani Plus ed Edu è previsto a breve. Alexander Embiricos, responsabile di Codex, ha dichiarato che per il momento questo agente AI è relativamente limitato in ciò che può fare autonomamente, ma l’obiettivo finale è di astrarre completamente la complessità della codifica. “Il modo in cui pensiamo che la maggior parte dello sviluppo avverrà in futuro è che l’agente lavorerà sul proprio computer e noi glielo delegheremo”, ha dichiarato Embiricos.

OpenAI ha già rilasciato modelli particolarmente efficaci nella programmazione come GPT-4.1 e compiuto importanti progressi nel ragionamento con OpenAI o3 e o4-mini. Questi modelli sono oggi ancora più capaci nella generazione di codice, nel debugging e nella comprensione di istruzioni di programmazione complesse.

Con Codex, OpenAI vuole offrire oggi agli sviluppatori un nuovo potente strumento per delegare attività di programmazione e ampliare il proprio impatto. Questo rappresenta il primo passo verso uno sviluppo software agent-native, in cui l’intelligenza artificiale non si limita ad assistere l’utente durante il lavoro, ma è in grado di svolgere compiti in autonomia.