Schneider Electric è partner tecnologico di Intacture, il primo data center in Europa a sorgere all’interno di una miniera attiva, a 100 metri di profondità nel cuore di una montagna in Val di Non (Trentino-Alto Adige).

Il progetto, finanziato anche con fondi PNRR, è realizzato da Trentino DataMine, società espressione di partenariato pubblico-privato costituito dall’Università di Trento e un raggruppamento di imprese. Con una capacità iniziale di 1,5 MW, scalabile fino a 5 MW, dal 2026 l’infrastruttura sarà a servizio delle esigenze delle aziende e allo stesso tempo sarà “motore” di un polo di innovazione e ricerca per applicazioni in settori strategici quali l’IA, l’energia e le scienze della vita.

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Con oltre l’80% della sua struttura interamente in ipogeo (cosa che implica anche una minimizzazione del consumo di suolo), Intacture sfrutta le caratteristiche naturali dell’ambiente in cui è inserito per garantire un raffreddamento più efficiente, risparmio energetico e sicurezza dei dati.

Le tecnologie di Schneider Electric per il white space, il contenimento, il raffreddamento, la distribuzione e protezione dell’alimentazione elettrica e la gestione software dell’infrastruttura data center consentiranno proprio di ottimizzare i consumi, aumentare la sicurezza operativa e ridurre drasticamente l’impatto ambientale facendo attestare l’efficienza energetica su un PUE (Power Usage Effectiveness) inferiore a 1,25, risultato che lo collocherà ben al di sotto della media europea dei consumi dei data center.

 

“Abbiamo scelto Schneider Electric per le sue soluzioni all’avanguardia che ci permettono di realizzare un data center efficiente, sicuro e sostenibile” ha dichiarato Roberto Covi, Consigliere di Amministrazione di Intacture. “Dalla scelta della location in miniera all’adozione di tecnologie che minimizzano il consumo energetico, tutto in Intacture è pensato per ridurre l’impatto ambientale e creare un’infrastruttura resiliente e innovativa. Di cruciale importanza anche la scelta di mettere in connessione e a sistema tutti gli impianti presenti nel Data Center, in modo tale da poter monitorare con esattezza i consumi elettrici, efficientarli e poterli rendicontare in maniera più trasparente possibile”.

Opere Civili - Pavimentazione

Tra le soluzioni tecnologiche che saranno implementate spiccano:

  • Sistemi di raffreddamento avanzati, che combinano scambiatori di calore acqua-acqua e unità di condizionamento ad alta efficienza con gas refrigeranti a basso impatto ambientale (GWP ridotto), garantendo una riduzione del consumo energetico tra il 5% e il 10% rispetto agli impianti convenzionali
  • Rack NetShelter SX Gen2, progettati per ottimizzare il flusso d’aria e ridurre il surriscaldamento, migliorando l’efficienza complessiva della struttura
  • La piattaforma per la gestione dell’energia EcoStruxure Power e il quadro e di media tensione SM AirSeT, che elimina l’uso del gas SF6 (il più potente gas serra esistente) a favore di una tecnologia di isolamento brevettata che utilizza aria pura, riducendo drasticamente l’impatto ambientale dei sistemi di distribuzione elettrica
  • Software DCIM EcoStruxure IT, che consente la gestione e il monitoraggio remoto dell’infrastruttura data center, ottimizzando il consumo energetico e la manutenzione preventiva

Infine, Schneider Electric fornirà anche il software di gestione della facility (Building Management System), soluzioni di monitoraggio energetico (SCADA) e la gestione del sistema di distribuzione MT/BT.

(Immagine in apertura: Shutterstock)