Amazon ha appena compiuto un primo passo importante per il suo progetto Kuiper, che punta alla costruzione di una flotta di satelliti per la trasmissione della banda larga sulla Terra con il chiaro obiettivo di diventare un’alternativa a Starlink. Ieri un razzo Atlas V della United Launch Alliance con a bordo 27 satelliti è infatti partito dalla Cape Canaveral Space Force Station senza incidenti.

Al momento non si sa ancora se i satelliti siano pienamente operativi e Amazon non ha comunicato quando inizierà esattamente a offrire il servizio (si parla solo di fine 2025) e soprattutto quale sarà il prezzo previsto, ma è indubbio che il lancio, seppur ritardato di quasi un anno rispetto alle previsioni iniziali, si possa considerare un successo.

Scendendo un po’ più in profondità nel progetto Kuiper, si scopre che Amazon ha stanziato 7,4 miliardi di dollari per il lancio dei satelliti e i servizi correlati fino al 2028; si parla più precisamente di 80 lanci nei prossimi tre anni per mettere in orbita i più di 3.200 satelliti, che comporranno la rete di prima generazione in orbita terrestre bassa.

 

Il CEO di Amazon, Andy Jassy, ha affermato che i team commerciali continuano a registrare una forte domanda di servizi satellitari da parte di clienti aziendali e enti governativi” e ritiene che “questo progetto possa rappresentare un’attività di grande valore per noi”. Inoltre, secondo la società di analisi spaziale Quilty Space, l’accordo di lancio con Arianespace potrebbe costare ad Amazon altri 2,5-3 miliardi di dollari, portando il costo complessivo del progetto tra i 16,5 e i 20 miliardi di dollari.

Per fare un confronto, AWS prevede di investire circa 100 miliardi di dollari in data center e infrastrutture per l’intelligenza artificiale nel 2025 e, rispetto a tali cifre, Kuiper è un progetto decisamente più piccolo per Amazon. Non sarà poi facile per il colosso guidato da Jassy raggiungere gli oltre 7.200 satelliti di Starlink, che ha già oltre quattro milioni di abbonati a livello globale e un fatturato annuo superiore agli 8 miliardi di dollari.

(Immagine di apertura: Shutterstock)