Lombardia, l’intelligenza artificiale è già un mercato da 200 milioni di euro
Nel 2022 il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Lombardia ha superato i 120 milioni di euro (circa il 27% dell’intero mercato AI italiano), e nel 2023 è salito a 192 milioni, con prospettiva di arrivare a 270 milioni nel 2024: la crescita prevista per quest’anno quindi è circa del 40%.
Il mercato digitale complessivo della regione invece ha superato i 19 miliardi di euro nel 2022 (circa un quarto del totale nazionale), in crescita del 4% rispetto al 2021.
Sono i dati principali presentati ieri alla LIUC di Castellanza da Anitec-Assinform, in collaborazione con Piccola Industria Confindustria Alto-Milanese, Confindustria Como e Confindustria Varese, nell’ambito del ciclo di incontri “Intelligenza artificiale e PMI: esperienze da un futuro presente”.
Il roadshow, organizzato da Piccola Industria Confindustria e Anitec-Assinform, in collaborazione con la rete dei Digital Innovation Hub, l’obiettivo di sensibilizzare e informare le piccole imprese associate a Confindustria sulle opportunità offerte dall’IA, toccando in due anni tutte le regioni italiane. Fino a oggi gli eventi sono stati nove (Verona, Bari, Firenze, Caserta, Torino, Cesenatico, Brescia, Genova, e appunto Castellanza) con la partecipazione complessiva di 900 imprese.
IA, le imprese italiane sono indietro
I dati della Lombardia si inquadrano in uno scenario in cui l’IA rimane ancora scarsamente utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni: secondo dati Eurostat del 2023, solo il 5% delle imprese con almeno 10 dipendenti (ancora minore, il 4,4%, è la percentuale nella fascia 10-49 dipendenti) dichiara di utilizzare sistemi di IA, contro una media dell’8% nell’Unione europea.
Nonostante le prospettive positive, quindi, secondo cui l’IA sarà un elemento di traino straordinario per lo sviluppo del mercato digitale italiano, in Italia resta un mercato meno sviluppato rispetto agli altri Paesi più industrializzati, con un volume che nel 2022 ha raggiunto 435 milioni di euro (+32,4%) ed è previsto in crescita di circa il 29% annuo fino al 2026.
Rispetto a questi 435 milioni, la Lombardia ne rappresenta più di un quarto (28%), perché secondo Anitec-Assinform il mercato dell’Intelligenza Artificiale nella regione ha superato i 120 milioni di euro nel 2022, con una prospettiva di crescita del 40% medio nel biennio 2022-2024, anno in cui arriverà a toccare circa i 270 milioni di euro. Una crescita dovuta a una sempre maggiore disponibilità di piattaforme software di AI con funzionalità e capacità più performanti.
Se guardiamo al mercato digitale nel suo complesso, la Lombardia supera i 19 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 4% rispetto al 2021, confermando il suo primato tra le regioni italiane nel mercato digitale, e il 68% delle sue imprese ha almeno un livello base di digitalizzazione.
Tornando all’IA, sia in Lombardia che in tutta Italia i tassi di crescita previsti come abbiamo visto sono importanti, in un mercato che però rappresenta solo lo 0,56% del mercato digitale totale in Italia (435 milioni contro 77,1 miliardi nel 2022) e resta meno sviluppato rispetto agli altri Paesi più industrializzati.
Quali i motivi? Secondo uno studio del Digital Innovation Hub Lombardia, il principale ostacolo alla diffusione delle tecnologie basate su IA per efficientare i processi aziendali, è dovuto alla ancora insufficiente disponibilità di dati strutturati e coerenti in formato digitale, e al loro utilizzo che per ora rimane a livello personale: un passaggio fondamentale per abilitare l’utilizzo della IA sarà proprio quello di razionalizzare, condividere e rendere interpretabili tutti i dati che vengono generati nei processi produttivi.
Se invece guardiamo ai dati Eurostat relativi alle motivazioni che limitano l’utilizzo dell’IA, le imprese del nostro Paese esprimono meno preoccupazioni della media europea ma il freno maggiore consiste nella carenza di competenze adeguate.
“Como, Varese e Alto Milanese si distinguono per le loro eccellenze in filiere specializzate, come tessile, chimica e manifattura. L’intelligenza artificiale trasforma questi settori con applicazioni che vanno dalla manutenzione predittiva, alla gestione automatizzata dei magazzini, fino al supporto al design. Inoltre, non possiamo trascurare il ruolo cruciale che l’intelligenza artificiale svolge nella prototipazione e modellazione dei capi. Questo significa processi di progettazione più efficienti, riduzione dei tempi di sviluppo e maggiore precisione nella realizzazione dei prodotti. È sempre più forte il desiderio degli imprenditori di avvicinarsi a questa tecnologia e il successo dell’evento di oggi lo dimostra. Servono, però, politiche che tengano conto delle specificità delle PMI, come Anitec-Assinform ha sottolineato nel il suo “AI manifesto”, ha affermato Marco Gay, Presidente Anitec-Assinform.
“Solamente il 16% delle imprese del varesotto ha intenzione di investire in Intelligenza artificiale nel 2024. Questo dato elaborato dal Centro Studi di Confindustria Varese nell’ultima indagine sugli investimenti realizzati delle imprese locali restituisce la fotografia di un sistema industriale che ha bisogno di strumenti per essere accompagnato alla scoperta di un tema così al centro dello scenario mondiale del digitale, ma ancora troppo poco presidiato dalle Pmi”, ha aggiunto Andrea Bonfanti, Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Varese.
“L’Intelligenza artificiale è una rivoluzione tecnologica che può aprire un mondo di possibilità alle piccole aziende. Le Pmi dell’Alto Milanese, per loro natura resilienti e innovatrici, non tarderanno molto a sperimentare questa tecnologia al loro interno. Come Gruppo, grazie anche al Digital Innovation Hub Lombardia, stiamo già provvedendo alla divulgazione delle migliori tecnologie digitali per spingere sul loro utilizzo”, ha concluso Paola Guffanti, Presidente reggente della Piccola Impresa di Confindustria Alto Milanese.