Poche volte come in questi anni il mondo del lavoro è stato scosso da trasformazioni radicali e repentine: dalla diffusione del lavoro remoto e ibrido all’automazione del lavoro di ufficio sempre più spinta e trascinata dalle rivoluzioni del cloud e dell’intelligenza artificiale.

Fuori dalle aziende la situazione non è più tranquilla: sfide globali in campo economico, climatico, sociale e geopolitico richiedono che i lavoratori di ogni settore si adattino rapidamente ai cambiamenti, sia che lavorino in sede, sia in luoghi diversi.

Sono queste le tendenze che stanno trasformando l’approccio delle aziende al mondo del lavoro, mettendo in pratica una trasformazione che è già qui.

Il 37% dei decision maker intervistati globalmente da IDC afferma che i nuovi modelli di lavoro ibridi siano ormai parte integrante delle comuni pratiche aziendali, grazie a postazioni di lavoro interconnesse e a spazi di lavoro digitali intelligenti. Spazi che trascendono il piano fisico dell’ufficio per integrarsi con il piano digitale in un’unica esperienza ibrida.

Entro il 2025 il 65% delle grandi aziende considererà presenza online o in presenza allo stesso modo

IDC prevede infatti che entro il 2025 il 65% delle grandi aziende non considererà la presenza online o virtuale in modo differente dalla presenza reale, grazie a una connettività sempre più veloce e pervasiva e agli ambienti virtuali, il metaverso e il Web3. Via via che il lavoro viene svolto digitalmente e a ritmi diversi, ciò che pensiamo di spazio e luogo si andrà modificando, facendo forse cambiare significato a espressioni come “posto di lavoro”.

Un mercato in crescita per vendor e system integrator

IDC prevede che le imprese spenderanno quasi un miliardo di dollari per le tematiche relative al Future of Work (FoW) nel 2023, un aumento degli investimenti del 18,8% rispetto al 2022, e che la spesa FoW a livello mondiale supererà il miliardo e mezzo di dollari entro il 2026.

Lo spazio, ovvero l’ambiente di lavoro ibrido e digitale sarà la maggiore voce di spesa (60% degli investimenti in quest’area), mentre le tecnologie che permettono di potenziare la forza lavoro sarà la seconda voce, con oltre un terzo della spesa FoW prevista quest’anno. Distaccati, ma comunque rilevanti, saranno infine gli investimenti nella cultura del lavoro: responsabilizzazione e aumento delle competenze (5% della spesa nel 2023).

A Milano, l’evento principale del settore

Del futuro del lavoro e delle sue trasformazioni abilitate dalle nuove tecnologie si parlerà a Milano nel corso dell’evento IDC Future of Work Forum 2023, che si svolgerà nella mattinata del 22 marzo all’Hotel NH Collection City Life e di cui Computerworld Italia è media partner.

Il tema di questa edizione è “Un approccio purpose-driven per l’azienda del futuro”, e prevede sessioni plenarie con i dati di mercato, tendenze e interventi di analisti IDC e panel sulla tecnologie, più sessioni parallele sull’ufficio del futuro, l’employee engagement, l’automazione, l’Intelligent Digital Workspace, il metaverso e la democratizzazione dell’IT.

Saranno presenti anche ospiti di importanti aziende italiane che presenteranno le loro esperienze nell’ambito della trasformazione digitale del lavoro, dello sviluppo del personale e dell’allineamento dei suoi obiettivi con quelli aziendali.

L’evento sarà condotto da Roberta Bigliani, Group Vice President, Head of Insights and Future of Work Practice Executive Lead, IDC Europe, e Fabio Rizzotto, VP, Europe South Lead, Consulting and Custom Solutions, IDC Italy.

È possibile consultare l’agenda completa e avere ulteriori informazioni sul sito dell’evento. La partecipazione è gratuita per i rappresentanti di aziende utenti di tecnologia, ed è possibile riservare il proprio posto dal pulsante qui sotto.