NFON: per il canale la unified communication in cloud diventerà “il” business
“Le aziende vedono nelle soluzioni in cloud la possibilità di eliminare i costi e la gestione dell’hardware, di liberare risorse e di abilitare nuove funzioni, prima tra tutte il remote working. Per questi motivi c’è una forte domanda dei nostri servizi”. Così Marco Pasculli riassume in poche parole il 2020 di NFON Italia, di cui è Managing Director.
L’Italia, per quanto riguarda le soluzioni di comunicazione e collaborazione in cloud – il mercato di riferimento di NFON – è uno tra i paesi con il tasso di adozione più basso in Europa, continua Pasculli: “C’è una penetrazione inferiore al 7% dell’installato, molto lontana dai paesi del Nord Europa, per cui c’è ampio margine di crescita, anche se il ritardo si è un po’ mitigato perché il lockdown ha reso coscienti le imprese che si possono usare soluzioni di telefonia professionale anche lavorando da casa. Soluzioni che oltretutto eliminano le preoccupazioni per i possibili guasti hardware, aggiornamenti, manutenzione, e fanno risparmiare molto”.
Le velocità di adozione però sono diverse in funzione delle dimensioni delle aziende e dei settori verticali. “Nel 2020 c’è stata una grandissima accelerazione da parte delle piccole imprese, per le quali spostare il sistema telefonico in cloud è certamente meno complicato che per un’azienda molto strutturata con tanti uffici e filiali”. Quanto ai settori, retail e logistica hanno espresso una forte domanda, “mentre l’alberghiero ha rallentato gli investimenti data la forte contrazione di mercato, e la PA continua a essere un mercato difficilissimo: sembra incredibile ma non c’è una convenzione che preveda l’acquisto di sistemi telefonici in cloud”.
50 partner, e ora tocca al Centro-Sud
Nel modello di business di NFON il canale gioca un ruolo fondamentale: “In Italia siamo molto soddisfatti, abbiamo contrattualizzato una cinquantina di partner senza particolari prevalenze di tipologie; ci sono specialisti telefonici, service provider, system integrator e rivenditori IT”.
La gran varietà del canale interessato ai servizi di telefonia in cloud dipende, continua Pasculli, dalla capacità dell’imprenditore di comprendere le reali opportunità di questo business, che non richiede investimenti ma la volontà di affrontare il presente e il futuro delle telecomunicazioni senza timori. “Perché, a fronte di un mercato che deve ancora esprimere tutto il proprio potenziale di crescita, molti preferiscono aspettare o affrontare con estrema cautela quest’opportunità. Ma molto presto, così come già accaduto in tutto il mondo occidentale, la telefonia in cloud diventerà “il” business, quello con cui si pagano stipendi, fatture e bollette”.
Altri invece preferiscono tentare la strada dell’autonomia: “Sul mercato ci sono molti rivenditori – alcuni anche molto piccoli – che hanno deciso di sviluppare soluzioni in cloud internamente, acquistando il minimo indispensabile e con un numero di risorse piuttosto limitato. La realtà è che un’attività del genere, per essere sostenibile, deve essere affrontata su scala industriale, richiede investimenti straordinari in architetture ridondanti, sicure, in continuo aggiornamento. Non è pensabile che una piccola aziende gestisca centinaia di clienti con una soluzione artigianale e scarse risorse tecniche: la capacità di investire è assolutamente fondamentale”.
NFON Italia sta lavorando sul consolidamento e all’ampliamento del proprio canale commerciale con varie iniziative. Una è il Partner Fidelity Program, lanciato lo scorso novembre allo scopo di attrarre nuovi rivenditori “È stato un tale successo che abbiamo deciso di estenderlo anche ai partner esistenti, che vogliamo continuare a sostenere e premiare per i risultati che stanno conseguendo”.
Altra iniziativa è la decisione di investire maggiormente nel centro e sud Italia: “Per questo motivo abbiamo assunto un nuovo collega basato a Roma”.
“Pensiamo anche a chi non può cambiare il centralino”
A parte la crescita di fatturato e clienti (“siamo un’azienda che cresce molto in un mercato che cresce e confidiamo in un’altra ottima annata in Italia”), e l’ampliamento del canale, per il 2021 NFON ha in programma una serie di iniziative specifiche per le aziende medie e grandi multi-sede e l’estensione del portafoglio con nuovi servizi.
“A marzo renderemo disponibile nel nostro paese NConnect Voice 2.0, il trunk SIP di nuova generazione e che ha come target tutte quelle imprese che non vogliono o possono in questo momento cambiare il centralino. La soluzione permette, in modo davvero semplicissimo, di scollegare la propria centrale telefonica connessa alle costose linee ISDN, cioè alla rete telefonica, e utilizzare internet come mezzo di trasporto dei propri servizi di telefonia. Il beneficio è una diminuzione drastica dei costi telefonici, sia del canone che del traffico, che può arrivare anche all’80-90%”.
“Inoltre vediamo molte opportunità nell’ambito del customer care in cloud: sempre più imprese vogliono abbattere i costi onerosi dei contact center interni, risultato che si ottiene passando a una modalità di servizio a canone per il reale utilizzo“.
“Infine puntiamo sulla nostra soluzione in cloud per i clienti Microsoft Teams, lo strumento di collaborazione online più diffuso nel nostro paese e non solo. Per i clienti Microsoft, noi siamo l’operatore di telecomunicazioni ideale, riuscendo a integrare Teams con le reti di telefonia senza alcun hardware e integrando le nostre funzionalità telefoniche avanzatissime”.